Overloading information: essere sopraffatti dalle informazioni

Overloading information: essere sopraffatti dalle informazioni

“ … una ricchezza di informazioni crea una povertà di attenzione”

Herbert A. Simon

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Overloading information: essere sopraffatti dalle informazioni

Sei alla ricerca di qualcosa su internet, ma ti ritrovi a vedere tante notizie e a cogliere talmente informazioni che alla fine ti confondi e non ricordi più che cosa stavi cercando, sentendoti ancora più confuso di quando hai iniziato la ricerca? Ci troviamo di fronte all’ overloading information .

Overloading information: analizziamo nel dettaglio questo nuovo fenomeno

Quando cerchiamo qualcosa quasi sicuramente accediamo ad internet perché crediamo che più pagine apriremo più informazioni reperiremo e più cose conosceremo. In realtà non è proprio così perché il sovraccarico di informazioni ci paralizza e se non utilizziamo le informazioni che stiamo apprendendo perderemo il 75% di tali informazioni, rendendo il nostro tempo inutile. Andare alla ricerca di numerose informazioni finisce per avere un impatto negativo sulla nostra produttività. Per esempio sono molte le persone che sul posto di lavoro, magari in un momento di pausa o anche in orario lavorativo, iniziano a navigare nel web e ad aprire link su link che bloccano l’attività.

Overloading information: quali conseguenze

Il sovraccarico di informazioni sembra un banale problema ma non lo è affatto in quanto può causare diversi sintomi ed avere differenti conseguenze:

  • Paralisi. Quando abbiamo tanto materiale davanti a noi rimaniamo come immobilizzati, perché il nostro cervello non è in grado di assorbire tutte le informazioni.
  • Mancata produttività. Come detto prima, sul posto lavorativo si potrebbe impiegare il proprio tempo nella ricerca di inutili notizie e informazioni che non fanno che far scorrere del tempo che non viene utilizzato per portare avanti il nostro scopo.
  • Incapacità a mettere a fuoco l’informazione. Il mondo incantevole di internet, che fornisce una risposta a ogni nostro dubbio, domande e curiosità, finisce per distrarci perché perdiamo di vista il nostro obiettivo o ciò che stavamo facendo. Così per esempio la scrittura di un articolo che avrebbe dovuto impegnare un’ora massimo si trasforma in un progetto di quattro ore.

Overloading information: le cause

Il termine “overloading information” è stato coniato da Bertram Gross, professore di scienze politiche, nel 1964 che ha definito questo termine come la quantità di input che supera la capacità di elaborazione di un sistema. Oggi è un termine nuovo che indica un nuovo modo di “stare” nell’informazione. Tra le cause possiamo annoverare:

  • La pressione sociale di cercare e sapere sempre più cose, se no si è fuori dal sistema cyber che oggi ci circonda.
  • La duplicazione e condivisione delle informazioni on line.
  • L’aumento esponenziale dei canali per ricevere informazioni da parte di tutti. Riceviamo continuamente informazioni dalla radio, dalla tv, da internet, dai cellulari, per posta cartacea ecc..

 Overloading information addiction

Ottenere troppe informazioni può creare una vera e propria dipendenza, in cui nonostante ci si senta oberati si continua a cercare informazioni. Può essere difficile allontanarsi da questo flusso infinito e continuo di conoscenze, anche quando in realtà ciò che leggiamo non ci interessa. Come le nuove dipendenza anche questa può essere difficile da riconoscere in quanto potrebbe apparire strano parlare di “problema” quando tutti fanno la stessa cosa. Può essere emotivamente compulsivo tutto questo cliccare tra una parola e un’altra. Altro problema è cercare di discriminare tra una notizia vera e una notizia falsa. Le persone dipendenti dai social, come per esempio Facebook, spesso fanno fatica a capire se quello che stanno leggendo è reale o no, proprio perché l’essere esposti a continue informazioni non fa che confonderci e renderci meno capace di agire una scelta.

Ansia, irritabilità e insonnia

Le conseguenze sono non poco rilevanti: malumore e irritabilità; ansia e dubbi su di sé; insonnia; confusione e frustrazione; dimenticanze. Come detto sopra, queste manifestazioni fisiche del sovraccarico informativo non farebbero che aggravare la qualità della vita e la qualità delle capacità decisionali della persona. È un disturbo che affligge principalmente chi ha a che fare con continue informazioni e organizzazione lavorativa, tipo i manager di un’azienda. Dovendo gestire numerose informazioni, più di quelle che effettivamente la loro mente può contenere, rischiano di rimanere ancorati a un’idea che si sono fatti sulla base di informazioni preliminari, anche quando successive informazioni dicono il contrario. Altra categoria sono i giovani, in quanto passano la maggior parte del loro tempo sul proprio smartphone a cercare tante cose semplicemente per occupare il proprio tempo e non cedere alla noia.

Overloading information: come le informazioni raggiungono i bambini

Internet, e tutte le nuove tecnologie informatiche e di comunicazione che sono sorte da questo, sono state una vera e propria fortuna per l’era delle informazioni: le notizie del mondo sono a portata di tutti anche dei più piccoli. Il volume di informazioni al momento accessibili on line è sconcertante, ci sono circa 50 miliardi di pagine sul web. Dai siti web alla posta elettronica, dai messaggi di testo ai forum. Questo è il nuovo mondo in cui i bambini vengono cresciuti e in cui la loro mente si sviluppa. Il rischio è quello di far sentire i nostri figli sommersi, annegati in questo torrente di notizie. I neuroscienziati chiamano questa conseguenza “sovraccarico cognitivo” che si verifica quando il flusso di informazioni ostacola, piuttosto che aiutare, la capacità di elaborare le informazioni non permettendo di pensare con chiarezza.

Overloading information e bambini

Questa pioggia di informazioni colpisce il bambino in diversi modi. In primo luogo nel mondo della tecnologia le informazioni arrivano da molte direzioni, per esempio dalla televisione, dal computer, testi e collegamenti ipertestuali. Di conseguenza non hanno né il tempo né l’attenzione per ri-elaborare la maggior parte delle informazioni e utilizzarle in modo produttivo, come per esempio esplorare un argomento di interesse personale in modo più approfondito.

In secondo luogo le menti dei bambini, forse più di quelle degli adulti, sono come delle “spugne” che assorbono ogni cosa si presenta loro, e di fronte alla grossa mole di stimoli che provengono dal mondo esterno, possono adottare due strategie: o ignorano l’informazione completamente, il quale rischio potrebbe essere quello di farsi scappare quelle importanti; oppure potrebbero elaborare rapidamente le informazioni, attraverso le loro menti e cancellarne altre, come se in una casella di posta eliminassimo i vecchi messaggi per fare spazio a quelli nuovi, il risultato è quello di perdere comunque messaggi che invece ci sarebbero potuti essere utili in altri momenti.

In entrambi i casi il sovraccarico di informazioni interferisce con la capacità dei bambini di impegnarsi nella capacità di selezionare e pensare a ciò che apprendono; non c’è né il tempo né l’energia per elaborare gli input esterni.

Come per gli adulti anche per i bambini internet potrebbe essere una grandissima risorsa, ma tutto dipende dall’uso che se ne fa.

Overloading information: ridurre il sovraccarico di informazioni nei vostri figli

Il genitore si deve porre come il rubinetto che sia in grado di dosare il flusso e il tipo di informazione con la quale il bambino entra in contatto. La prima cosa da fare è coinvolgere i bambini in una conversazione sulle informazioni. Siediti accanto a lui e spiega con calma ciò che lo incuriosisce.

Spiegagli a cosa servono tutte quelle informazioni che legge, e discrimina ciò che potrebbe essere utile per lui e cosa non lo è.

Fissa dei limiti sull’uso di internet. Fai in modo che il tempo impegnato su internet possa essere limitato e preciso. Fissa degli orari! Purtroppo ormai molte ricerche mostrano come l’uso eccessivo di internet abbia un’influenza negativa sulle capacità di attenzione, memoria e concentrazione e i vostri figli potrebbero esserne coinvolti.

Overloading information: come liberarsene

Il sovraccarico di informazioni non ha solo a che fare con quelle che troviamo su internet, ma interessa una serie di esperienze, compiti e lavori di vita quotidiana a cui siamo continuamente esposti. Abbraccia quindi la sfera più ampia del nostro pensiero, appesantendolo da tutto quello che ci circonda.

Elenchiamo qualche consiglio su come ridurre il rischio dell’eccessiva informazione e sgravare la nostra mente:

Non tenere tutto in testa, tecnica dei 45 minuti e raggruppa

  1. Cerca di non tenere tutto nella testa, annota i pensieri che ti vengono in mente, esempio cose da fare, cose da cercare. Evita di sovraccaricare la tua mente con dei pensieri che non farebbero altro che accavallarsi tra di loro e confonderti, oltre a metterti agitazione. Poni secondo un ordine di priorità ciò che devi fare subito, le cose che puoi delegare, le cose da fare in settimana e le cose che puoi anche non fare nel momento imminente. Se trovi un elemento che continua a indugiare nella tua lista rivalutalo.
  2. Se disponi di molti compiti (per esempio al lavoro) adotta la tecnica dei 45 minuti o un’ora, per dedicare questo tempo, ben definito, preciso e limitato, a controllare le tue email, fare telefonate, controllare il tuo conto bancario ecc…
  3. Raggruppa compiti simili tra loro. Se hai deciso di lavare casa, non farti distrarre dal disordine dentro l’armadio, quello lo sistemerai un altro giorno! Concentrarsi su un’attività o attività simili permette di mantenere l’attenzione su un elemento per un arco di tempo più ampio. Questo ci consente di fare di più e di avere più energie alla fine. L’unione di diverse attività farà sentire esausti, disorientati e ansiosi. È lo stesso principio per cui se si stiamo studiando non dovremmo tenere la televisione accesa, perché non riusciamo ad apprendere in modo corretto.

Limita, organizza e prenditi delle pause

  1. Limita la distrazione dell’ email. Sembrerà strano, ma sapere di avere una nuova email nella posta elettronica potrebbe non farti concentrare su quello che stai facendo. Cerca di disattivare le notifiche, perché nel momento in cui il cellulare suona, o si illumina la casella sul pc, automaticamente ti distrarrai e ti bloccherai nel continuare il tuo compito. Alcune persone infatti hanno programmato il sistema di notifica per le email. Definite, come suggerito nel punto 2, un tempo per controllare la vostra e mail e disattivate le notifiche.
  2. Riflettete sulle decisioni più importanti all’inizio della giornata quando le vostre energie saranno al massimo.
  3. Prendete delle pause. Le persone che prendono una pausa di quindici minuti ogni due ore sono molto più efficienti durante la giornata. La sosta permette al cervello di resettarsi e di ricominciare carico. In quei quindici minuti evita di prendere il cellulare e leggere email, messaggi o di aprire Facebook. Cerca invece di camminare, uscire all’aria aperta, ascoltare musica o fare un pisolino. Anche sognare ad occhi aperti potrebbe essere un buon modo per rilassare la mente.
  4. Sentiti libero di ignorare le informazioni, questo non significare non prendere in considerazione le cose importanti solo perché scoccianti e problematiche. Ignora le cose superflue quelle che non ti danno piacere.
  5. Filtra le informazioni, esempio metti nella casella spam tutti quegli indirizzi di posta che inviano solo informazioni frivole e non interessanti o utili.

FONTI

http://www.huffingtonpost.com/sarah-peterson/overwhelmed-heres-how-to-_b_8265428.html

-http://www.huffingtonpost.com/dr-jim-taylor/information-overload_b_2272263.html

-http://www.forbes.com/sites/laurashin/2014/11/14/10-steps-to-conquering-information-overload/#716c722b24fe

Simona Lauri

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    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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