Terapia online: ai tempi del COVID la nuova frontiera del supporto psicologico
Se vi parlo della terapia psicologica immaginate due persone sedute l’una di fronte l’altra che parlano o, meglio ancora, dove uno parla e l’altro ascolta.
I recenti avvenimenti hanno richiesto a tutti noi importanti cambiamenti al nostro stile di vita con un conseguente drastico impatto nelle relazioni sociali.
Il nostro modo di relazionarci all’altro è infatti molto mutato: dobbiamo mantenere le distanze, non ci possiamo baciare, abbracciare e toccare… dobbiamo, insomma, diventare in un certo qual modo asociali.
Mai come in questo periodo si è resa necessaria l’assistenza e il supporto psicologico ed è per questo che si è cercato di trovare una soluzione che garantisse la continuità assistenziali e il diritto alla salute psicologica.
La terapia online in questi ultimi mesi ha avuto la massima richiesta e ha raggiunto il massimo successo.
Grazie alla tecnologia e allo sviluppo di nuovi software ed applicazioni, le persone hanno potuto entrare in contatto con la psicologia restano comodamente a casa propria, magari indossando il pigiama, nascondendo una tazza di the o caffè dietro lo schermo del computer [il discorso vale anche per noi terapeuti ;-)]
Molte sono state le opinioni negative nei confronti di questo nuovo orizzonte terapeutico.
Venendo meno alcuni elementi quali odori o segnali non verbali corporei, difficilmente visibili dallo schermo di un pc, secondi alcuni si andrebbe incontro a una disumanizzazione e a una perdita di un’intimità particolare.
Ma davvero la terapia online è così negativa?
Vediamo nello specifico cosa può dare di buono una terapia online.
- La terapia online può essere anche più intima della terapia tradizionale vis a vis.
Ogni forma di terapia, che sia in presenza o a distanza, orientata alla comprensione della profondità dell’essere umano, crea un legame profondo: la semplice condivisione, da parte del paziente, di emozioni, vissuti, racconti e l’apertura del terapeuta favoriscono la vicinanza e, di conseguenza, la creazione di un legame intimo e profondo.
- La terapia online per alcune persone sembra essere qualcosa di più facile a cui sottoporsi.
Alcuni pazienti possono sentirsi più sicuri perché avvertono un maggiore senso di controllo: si può interrompere in qualsiasi momento la comunicazione, a differenza di potersi alzare e andarsene dallo studio del terapeuta quando si vuole.
- La terapia online permette di vedere le persone nel loro habitat naturale, un luogo che non potremmo conoscere mediante la terapia tradizionale se non tramite i racconti dei pazienti, di quello che loro vogliono raccontarci e farsi sapere.
Anche nel luogo di casa più tranquillo e privato la vita quotidiana del paziente di manifesta: i bambini irrompono, gli altri membri della famiglia vanno in giro, gli animali domestici si mostrano nello schermo in tutta la loro curiosità
Tutti questi sono elementi che appartengono alla vita della persona che abbiamo in cura e che possono aiutarci a comprendere meglio la persona che abbiamo davanti e a strutturare un intervento ad hoc pensato su di lei.
- Potrebbe essere più facile parlare di argomenti difficili e imbarazzanti.
È sempre difficile parlare di argomenti spinosi legati per esempio alla sessualità, all’intimità, a traumi o abusi subiti e ad alcuni comportamenti…. Farlo davanti a un’altra persona può essere però addirittura impossibile.
Proprio perchè la terapia online fornisce ai pazienti la sensazione di maggior controllo, è possibile che la discussione su certi temi sia più spontanea e più rilassata.
- La terapia online rende più facile curare le persone da un punto di vista psicologico fornendo così quel famoso diritto alla salute psicologica di cui tanto ormai si parla.
Molte persone, infatti, non hanno terapisti nella loro zona o sono impossibilitati a raggiungerli; quindi è possibile che un terapeuta di Milano instauri una profonda ed efficace relazione con un paziente di Palermo.
- La consulenza online si mostra vantaggiosa anche da un punto di vista economico: il paziente infatti, risparmia sui costi degli spostamenti (auto o mezzi pubblici) per raggiungere il terapeuta.
Anche il terapeuta che lavora da casa, gode di una serie di vantaggi economici; inoltre riesce ad avere più tempo per se, così da migliorare complessivamente la sua qualità di vita. Se il terapeuta ha un buon stato d’animo, è probabile che la terapia vada meglio.
Solo il tempo ci dirà se la pandemia mondiale che ci ha colpito ha alterato in modo permanente il panorama terapeutico. Nel frattempo, molte persone si sono avvicinate alla terapia online e sono motivate a continuare in questa direzione.
Ecco ora alcuni consigli per prepararvi al meglio per affrontare delle consulenze psicologiche online con il vostro terapeuta:
- Fate un test di software e applicazioni per assicuravi del funzionamento e di avere informazioni di contatto del tuo terapista (ad esempio, nome utente Skype).
- Trova un posto in casa tua dove avrai la massima privacy possibile. Questa potrebbe essere una sfida se i bambini non vanno a scuola o altri membri della famiglia sono sempre a casa (o lavorano da casa). Ottimi sono gli auricolari per garantire appunto la privacy e anche una migliore qualità del suono.
- Assicurati di stare seduto in un posto dove ti sentirai a tuo agio per tutta la durata della sessione. Posiziona lo schermo su una superficie stabile, poiché un movimento eccessivo può creare una sensazione di mal di mare per il tuo terapista. Un piccolo consiglio: cerca di avere la parte superiore della testa vicino alla parte superiore dello schermo video, piuttosto che nella metà inferiore dello schermo. Avrai l’impressione che ti stiano guardando e il tutto sembrerà più reale.
- Assicurati di chiudere le email e disattivare le notifiche che potrebbero distrarre e diluire l’esperienza. Dovrai concentrare tutta la tua attenzione sulla sessione. Chiudi anche programmi che potrebbero rallentare la capacità di elaborazione del tuo computer e interferire con la qualità del video.
Detto questo buona consulenza virtuale!
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1 Comment
E ottimizza anzi i tempi di spostamento e permette di avviare piani terapeutici che non avrebbero mai visto la luce se la persona fosse per qualche motivo impossibilitata nel raggiungere una psicoterapeuta.