Incontri di Mindfulness e Mindful Eating

Incontri di Mindful Eating - Psicologa Milano

La mindfulness è una pratica che aiuta a vivere il momento presente, aiutando la persona gestire tutti quei pensieri, preoccupazioni che causano ansia e che, tendenzialmente, ostacolano la sperimentazione di una più generale sensazione di benessere.

E’ possibile trasferire questa pratica nel settore dell’alimentazione, in chi è alla ricerca di una soluzione per gestire le abbuffate? Acquisire consapevolezza e capacità di controllare il momento dei pasti, ma soprattutto imparare a controllare le abbuffate, è possibile grazie al protocollo della Mindful Eating.

Mindful eating e consapevolezza

Se ti ritrovi a leggere questa pagina, molto probabilmente, sei alle ricerca di un rimedio per combattere le abbuffate. Il cibo, molto probabilmente, rappresenta per te un pensiero fisso che influenza le tue giornate, il tuo umore e la tua autostima (“non riesco a smettere di mangiare schifezze, pertanto, sono una persona che non vale”).

Ancora, in preda a stanchezza, a stress o insoddisfazione, tendi a rifugiarti nel cibo e mangiare in maniera compulsiva.


Per comprendere meglio...

Per comprendere meglio la dinamica tipica di chi cerca di combattere le abbuffate, proseguiamo con un esempio che illustra cosa accade quando non si ha la piena consapevolezza del proprio senso di fame e che tramite la mindfulness, è possibile ri-educare.

Hai lavorato parecchie ore ad un progetto, davanti al tuo pc e allo stesso tempo, hai tenuto a bada l’appetito per cercare di finire prima. Nel frattempo, però, arriva un senso di fame improvviso e stai già fantasticando sulla prelibatezza o il cibo che vorresti andare a comprare al ristorante sotto casa o al supermercato. Gelato al caffè? Una grossa barretta di cioccolato? Una ciambella? Un hot-dog?
Alla fine decidi di optare per un torta al cioccolato e nocciole. Tagli la prima fetta e ti gusti il primo boccone…molto gustoso! Passi, così al secondo boccone e così via…la torta è sempre buona…forse un po’ meno appetitosa rispetto al primo morso…ma non importa…continui a mangiarla…anzi…ne tagli un’altra fetta…questa volta molto abbondante. Nel frattempo getti nuovamente uno sguardo al pc…sei in pausa e apri i social network, scorri con attenzione la bacheca, guardi un video stravagante e nel frattempo continui a mangiare…Ad un certo punto, però, ti accorgi di aver vuotato il piatto e con ancora più stupore, ti rendi conto che la torta è finita!
Le tue dita sono appiccicose e c’è ancora una traccia di sapore sulla lingua, quindi, ti rendi conto che hai fatto fuori una torta intera senza averla gustata pienamente e, cosa ancor più frustrante, l’hai finita tutta e ora ti senti gonfia e in colpa per il pasticcio commesso…


Delusione e insoddisfazione prendono il sopravvento

In situazioni di questo tipo, spesso, si assiste al tentativo da parte della persona di rimediare al danno, sottoponendosi ad un digiuno forzato che a lungo andare si mostra fallimentare, dal momento che, alla prima occasione (un po’ di stanchezza, un aperitivo con gli amici) si finisce col “mandare tutto alle ortiche” e si ricade, nuovamente, con un’abbuffata incontrollata.

In altri casi, invece, la persona che ha mangiato una torta intera e si sente in colpa per aver rovinato i buoni propositi, può decidere di continuare ad abbuffarsi, sulla scorta del pensiero: “tanto ormai ho fatto un disastro!”.
E’ in questo modo, che spesso, inizia a costruirsi una vera e propria lotta contro il cibo.

Il legame tra Mindfulness e Alimentazione: smettere di lottare col cibo

Mangiare consapevolmente con la mindfulness e più precisamente con la tecnica della Mindful Eating significa prestare la massima attenzione sia a ciò che avviene dentro di sé che all’esterno. Ci si focalizza sui colori, sugli odori, le consistenze, i sapori, la temperatura ed anche i suoni del cibo e delle bibite che ci apprestiamo a gustare. Con la Mindful Eating si presta attenzione anche all’esperienza del corpo: in quale parte del corpo sento appetito? Quando e in che modo ci sentiamo soddisfatti o sazi? Che cosa significa sentirsi mezzi pieni o sazi?

La Mindful Eating, ancora, ci invita a prestare attenzione alla mente, evitando di emettere giudizi o critiche (“mangio sempre di più rispetto a Cinzia”, “Sono uno stupido perché non riesco a controllarmi.”) anche quando cadiamo nel circolo vizioso delle abbuffate.


Come funziona la Mindful Eating?

Il protocollo consta di 9 incontri-sessioni e combina in maniera equilibrata esercizi di alimentazione consapevole e pratica meditativa. Tra un incontro e l’altro sono previsti degli esercizi (homework) finalizzati a sviluppare i punti cruciali della mindfulness:

INCONTRI ARGOMENTO PRATICA IN AULA
1 - Conosciamo la mindfulness Esercizio dell’uvetta Sitting meditation: 3′ sul respiro
2 - Conosciamo i concetti della Mindful Eating Esercizio delle 5 patatine Sitting meditation: 10′ sul respiro
3 - Trigger delle abbuffate Esercizio del pretzel Sitting meditation di 10′ - Meditazione del cioccolatino
4 - Fame fisiologica e fame emotiva: quali segnali? Esercizio sulla scelta del cibo: patatine o biscotti Sitting meditation di 10′- Yoga meditation
5 - In che modo cogliere i segnali della sazietà? Quando parte il pilota automatico. Multitasking Esercizio della scelta tra patatine, biscotti o uva Sitting meditation 10′ Meditazione sul gusto
6 - Quali sono i segnali di pienezza? Lo shopping mindfulness Potluck Meditazione sul senso di pienezza
7 - Il perdono Frutta secca e noci Sitting meditation sul respiro 10′ - Meditazione del perdono
8 - La voce della saggezza interiore Food and mood Sitting meditation sul corpo - Walking Meditation
9 - Come mantenere il cambiamento e prevenire le ricadute Pot luck di chiusura Meditazione di loving-kindness


Obiettivi della Mindful Eating

  1. Imparare a diventare consapevoli rispetto al proprio personale modo di mangiare, scegliere il cibo, gustarlo, nel rispetto di sè stessi e dei propri gusti.
  2. Imparare a entrare in contatto con le nostre peculiari modalità di rispondere al cibo.
  3. Acquisire consapevolezza sui diversi tipi di fame e sul senso di sazietà.
  4. Mangiare con attenzione e privi di giudizi.

La pratica della Mindful Eating permette di capire e sentire quando ci stiamo distraendo mentre stiamo mangiando o bevendo. Per esempio, diamo un morso al panino e accendiamo la tv, chiamiamo qualcuno, facciamo una ricerca sul pc e ci accorgiamo di esserci distratti e allora torniamo esclusivamente a mangiare.

La strategia della Mindful Eating, infine, ci aiuta a comprendere meglio come il modo in cui mangiamo sia strettamente connesso alle nostre emozioni ed ai nostri stati d’animo. A poco a poco, con la pratica, ci consentirà di recuperare un rapporto col cibo sano ed equilibrato.


A chi si rivolge la mindfulness applicata?

E’ importante precisare che la mindfulness non è una psicoterapia, ma un potente strumento finalizzato alla promozione del benessere psico-fisico.

Combinata con la psicoterapia le sessioni di Mindful Eating e i principi sottesi alla pratica della mindfulness si mostrano efficaci per chi è in lotta perenne con la bilancia, per chi è alle prese con la dieta ed è alla ricerca di uno stile alimentare equilibrato, chi combatte le abbuffate compulsive, chi è vittima di binge eating, chi alterna periodi di digiuni ad abbuffate e chi è alla ricerca di una soluzione per gestire la abbuffate.


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