Disturbo paranoico: come affrontare una relazione con chi è vittima di questo problema?
Le relazioni possono mandarci in confusione in quanto richiedono sempre l’incontro autentico tra due persone differenti. Inoltre la relazione può esistere grazie e soprattutto alla fiducia che si instaura tra i due partner che, quindi, diventano intimi e complici.
Cosa succede quando questa fiducia e autenticità viene a mancare? È quello che succede nel caso della relazione con un soggetto che soffre di disturbo paranoico di personalità. Ne parliamo meglio in questo articolo.
Cos’è il disturbo paranoico di personalità?
Probabilmente avrete sentito spesso parlare del disturbo paranoico di personalità ma, con buona probabilità, non ne avrete mai sentito parlare in modo approfondito o specifico. Si tratta di un disturbo di personalità di cui non c’è una buona consapevolezza o conoscenza in quanto, forse, è uno di quelli meno presenti e diffusi.
Nonostante ciò, si tratta di un disturbo di personalità ufficiale che infatti rientra anche nel DSM-5. A questo punto potremmo chiederci: cos’è, nella pratica, il disturbo paranoico di personalità? Cosa lo caratterizza e quali sono i segnali?
Partiamo col dire che è un disturbo di personalità e che quindi, come tale, è un disturbo particolarmente impattante nella vita di chi ne soffre. Esso, infatti, incide notevolmente sulla personalità del soggetto ed è per questo che quindi va ad avere un’importanza non indifferente; può incidere sia dal punto di vista personale, ad esempio per ciò che riguarda i propri pensieri e comportamenti, ma anche dal punto di vista relazionale e quindi di come ci si approccia all’ambiente esterno e agli altri.
Se dovessimo provare a definire questo disturbo, potremmo dire che si tratta di un disturbo che porta il soggetto a dubitare di tutto e a non fidarsi mai dell’altro. Questo disturbo, infatti, causa diffidenza verso gli altri molte volte ingiustificata; tale diffidenza, quindi, porta il soggetto che soffre di questo disturbo a diffidare ma anche ad interpretare erroneamente le intenzioni e i comportamenti altrui.
Insomma è come se non ci si riuscisse a fidare e si vedesse negativamente ogni azione e intenzione dell’altro perché si ritiene che non ci si possa fidare e che ogni azione venga fatta per uno scopo negativo.
Ovviamente va da sé che questo disturbo rende le relazioni interpersonali piuttosto difficili perché la persona che soffre di questo disturbo tende a mettere in discussione ogni azione e parola di chi sta accanto e, inoltre, si comporta in modo diffidente verso gli altri come se non potesse fidarsi e come se ogni azione dovesse essere autenticata e giustificata.
Spesso si tratta di relazioni impegnative per il partner che non soffre del disturbo paranoico di personalità perché può sentirsi costantemente sotto giudizio, perlopiù negativo, e senza una possibilità di instaurare un rapporto di fiducia e quindi autentico.
Oltre alla relazione con gli altri, è compromesso anche il benessere personale in quanto chi soffre di questo disturbo può fare fatica a vivere serenamente i momenti della sua vita; è come se si sentisse sempre preso in giro, in allerta e in attesa di qualcosa che confermi la sua mancanza di fiducia.
Quando ci troviamo in relazione con un partner paranoico? Sintomi e segnali
Come già accennato, essere in una relazione con una persona con disturbo paranoico di personalità non è semplice in quanto la stessa relazione può essere ostacolata dal disturbo stesso.
Quello che però accade è che non ci si accorge sin da subito di essere in relazione con una persona con tale disturbo anche perché, soprattutto nelle prime fasi della relazione, alcuni segnali potrebbero essere confusi o comunque interpretati per altro.
E quindi viene spontaneo chiederci: cosa, effettivamente, caratterizza la relazione con un partner con disturbo paranoico di personalità? Quali sono i segnali che dobbiamo cogliere e che ci aiutano a comprenderlo? Ecco qualche segnale importante.
Partner costantemente diffidente
Il primo grande segnale che dovrebbe farci attivare dei campanelli d’allarme è quello della diffidenza costante del nostro partner. Cosa significa?
Quello che sicuramente balza agli occhi quando si ha a che fare con un partner con disturbo paranoico di personalità è proprio questa diffidenza costante che quindi porta il soggetto a non fidarsi mai e a mettere in discussione ogni azione e pensiero. Spesso il partner con disturbo paranoico di personalità può ricercare rassicurazioni proprio sulla veridicità o sulle intenzioni del suo partner e questa ricerca di rassicurazioni avviene in modo negativo, accusando l’altro.
Quello che effettivamente rende ciò “patologico”, è che la diffidenza è costante e spesso ingiustificata. Il paranoico, infatti, tenderà a mettere in discussione davvero tutto e spesso a comportarsi in modo subdolo e poco sincero proprio perché è convinto che l’altro lo stia facendo nei suoi confronti.
Elevata irritabilità
Altro segnale è sicuramente quello dell’elevata irritabilità che spesso sfocia anche in attacchi di rabbia incontrollata. Questo si ha soprattutto quando viene “attaccato” o semplicemente quando qualcuno lo contraddice. Perché?
Il motivo è che il paranoico percepisce il confronto come un attacco personale e come un’offesa. È proprio questo pensiero che lo porta ad arrabbiarsi in modo piuttosto violento in quanto si sente messo in discussione e sotto attacco da parte dell’altro.
Bisogno di controllo
Altro segnale evidente della presenza di un disturbo paranoico di personalità è il bisogno di controllo. Tendenzialmente chi soffre di questo disturbo ha bisogno di avere il controllo dell’altro perché è proprio tramite questo controllo che può “tenere a bada”, almeno per un periodo di tempo, i continui sospetti e dubbi. Inoltre il controllo gli permette di tenere a bada minacce e pericoli che percepisce come incombenti.
Insomma il controllo diviene il modo utilizzato per cercare di silenziare i propri sospetti e dubbi ma, ovviamente, diviene anche un elemento di ostacolo per la relazione che quindi non si basa più sulla fiducia e sul rispetto.
Comportamento passivo-aggressivo
Altro elemento allarmante è il comportamento che spesso questi partner hanno nella relazione che è perlopiù passivo-aggressivo. Il soggetto con disturbo paranoico di personalità è diffidente nei confronti dell’altro perché pensa che voglia “fregarlo” o che lo stia trattando male o in modo non veritiero. Questa diffidenza lo porta a comportarsi, a propria volta, in modo del tutto negativo perché non è sincero con l’altro, omette aspetti o eventi e non si apre come dovrebbe avvenire in una relazione. Inoltre per ottenere ciò che vuole, ossia il controllo e le rassicurazioni, si comporta in modo non leale e sincero quindi lamentandosi sempre e addossando all’altro delle colpe.
A ciò si aggiungono le continue critiche che muove all’altro perché vorrebbe che tutto sia come lui ritiene essere giusto.
Insomma si tratta di una relazione che tendenzialmente non è caratterizzata da intimità e fiducia ma piuttosto da una continua diffidenza a cui consegue una costante dimostrazione, da parte del partner, delle proprie ragioni e del proprio punto di vista. Ecco perché si tratta di una relazione anche disfunzionale per chi la vive.
Causa della paranoia relazionale
Una volta visti alcuni segnali che, quindi, possono aiutarci a comprendere la relazione che stiamo vivendo, è utile comprendere anche cosa effettivamente c’è alla base di questa paranoia relazionale e di questa costante sfiducia. Ecco, quindi, qualche causa della paranoia relazionale.
Esperienze passate
Un primo elemento che può determinare la paranoia relazionale è proprio l’esperienza passata che ha vissuto il soggetto. Nello specifico importante è la violazione di fiducia che il soggetto ha vissuto e subito nel suo passato e che, quindi, può essere considerato come un’esperienza traumatica. In questo caso non si intende soltanto nelle relazioni amorose precedenti ma anche in esperienze relazionali di vario tipo come amicale o addirittura familiare.
Quindi un’esperienza passata in cui la fiducia è stata violata, possono portare ad una conseguente sfiducia proprio per timore di vivere ciò che si è vissuto in passato. Insomma diviene un trauma che il soggetto non vuole più vivere e che, quindi, si tramuta in paranoia relazionale che funge da meccanismo di difesa.
Elevato stress
Per una persona con disturbo paranoico di personalità è estremamente impegnativo vivere una relazione intima perché la paura di essere delusi o di essere traditi è sempre dietro l’angolo. È come se vivessero la loro relazione in un continuo stato d’allerta che, quindi, determina un dispendio di energia e quindi di stress.
Lo stress, a sua volta, è correlato ad un aumento dei pensieri paranoici in quanto si diviene più vulnerabili.
Fattori biologici
Oltre ai fattori ambientali, determinanti per la paranoia relazionale e per il disturbo di personalità sono i fattori biologici. Come per altri disturbi psicologici, anche nel caso di disturbo paranoico di personalità spesso c’è familiarità anche con altri disturbi e con altri parenti della propria famiglia.
Come affrontare la relazione con una persona paranoica
Hai capito che il tuo partner, probabilmente, ha un disturbo paranoico di personalità? Non sai, quindi, da dove partire? È del tutto normale. Ecco qualche strategia per affrontare al meglio una relazione di questa tipologia.
Cerca aiuto professionale
Spesso chi vive una relazione con una persona con questo disturbo di personalità, vive una relazione frustrante e spesso demotivante in quanto deve costantemente dimostrare che il partner non ha ragione. Questo a lungo andare mina anche il benessere della coppia e personale in quanto la relazione si fonda su continui controlli e minacce e su continue dimostrazioni.
Importante è, quindi, farsi aiutare da un professionista come un terapeuta di coppia che quindi possa aiutarvi a comprendere quanto il disturbo ostacola il rapporto e per comprendere quali strategie mettere in atto per migliorare la relazione stessa.
Non assecondare le paranoie
Un atteggiamento che spesso viene spontaneo per porre fine a infiniti interrogatori è quello di assecondare le paranoie dando ragione al partner. Questo è un atteggiamento errato perché vanno a rafforzare i pensieri negativi del partner e, quindi, aumenteranno la sfiducia e il controllo. Importante è, invece, comunicare come ci si sente in queste situazioni e come ci si sente di fronte a continua diffidenza. In questo modo, quindi, potrai cercare di avere una relazione sincera e di comunicare ciò che realmente provi.
Come interviene lo psicologo
Cosa può e deve fare uno psicologo quando la richiesta è quella di aiutare una coppia di questo genere?
Sicuramente importante è che venga fatta una buona diagnosi e che, quindi, il disturbo paranoico di personalità di uno dei due partner sia riconosciuto e rientri in questa categoria. Una volta fatto ciò e avendo la diagnosi chiara, è importante lavorare su come dover instaurare una relazione e una comunicazione sincera e leale.
Potrebbe anche essere necessario lavorare con i singoli partner e, soprattutto, con chi soffre di questo disturbo perché tramite il miglioramento a livello personale, si può anche migliorare a livello di coppia. In questo caso, quindi, si potrebbe pensare ad una terapia individuale in cui si sciolgono i nodi di questa diffidenza e in cui si insegna al soggetto a gestire queste paranoie e questa diffidenza. In seguito, quindi, si lavora su come impostare una comunicazione leale, sincera che poi sarà la base della fiducia di coppia.
Riferimenti
- https://www.bridgestorecovery.com/blog/paranoid-personality-disorder-and-relationships-moving-past-fear-together/
- https://thedawnrehab.com/blog/managing-paranoid-personality-disorder-in-a-relationship/
- Rapporti di coppia e relazioni simmetriche e complementari: di cosa si tratta? - 3 Ottobre 2024
- Essere felici: cosa vuol dire? Riflessioni psicologiche - 26 Settembre 2024
- Dissing tra rapper e il caso Fedez-Tony Effe: analisi psico-sociale e culturale - 21 Settembre 2024
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi sul mio profilo personale di Instagram.
È vietata la copia e la pubblicazione, anche parziale, del materiale su altri siti internet e/o su qualunque altro mezzo se non a fronte di esplicita autorizzazione concessa dalla dott.ssa Simona Lauri e con citazione esplicita della fonte (www.milano-psicologa.it). È consentita la riproduzione solo parziale su forum, pagine o blog solo se accompagnata da link all’originale della fonte. È altresì vietato utilizzare i materiali presenti nel sito per scopi commerciali di qualunque tipo. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.