Paranoia e sospetto: quando il mondo è contro di me!

Paranoia e sospetto: quando il mondo mi rema contro

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Paranoia e sospetto: quando il mondo mi rema contro

Eccessiva diffidenzaaggressività e sospetto sono alcune della caratteristiche di chi soffre di un disturbo noto come paranoia o disturbo paranoico. Le persone paranoiche diffidano del mondo e tendono a interpretare negativamente male i commenti e i comportamenti degli altri.

Paranoia: definizione

Con la parola personalità si riferimento a quel particolare bagaglio di modelli comportamentali, di pensiero e di sentimenti che gli individui “utilizzano” per percepire, relazionarsi e pensare, se stesso e il mondo. Ciascuno di noi possiede dei tratti di personalità che, in maniera più o meno funzionale, costruiscono un equilibrio necessario a vivere. Si parla di disturbi della personalità quando questi schemi comportamentali e di pensiero, creano situazioni di disagio e sofferenza. Più nello specifico i tratti di personalità patologici devono essere: rigidi, inflessibili, disadattivi al punto tale da causare una compromissione significativa del funzionamento psico-fisico e sociale della persona.     Il disturbo paranoide di personalità si caratterizza per una tendenza ingiustificata ed esagerata ad interpretare il comportamento degli altri come deliberatamente minaccioso o umiliante. Più nello specifico, si manifesta con un onnipresente senso di sfiducia e sospetto nei confronti del mondo che produce un’errata interpretazione delle intenzioni (viste sempre come fonte di minaccia o pericolo). A parte i casi di grave delirio, i soggetti paranoici -generalmente- non perdono il contatto con la realtà, piuttosto non si fidano del mondo, possono avere paura degli altri e nel timore di essere attaccati, possono mostrarsi passivi.

Paranoia sintomi

Questi alcuni dei sintomi della paranoia

Sospetto

Preoccupazione per motivi nascosti

Aspettarsi di essere sempre sfruttato/deriso dagli altri

Incapacità a collaborare

Isolamento sociale

Pessima immagine di sé

Distacco Ostilità

Paranoia: 3 modi di esprimersi

La credenza più insidiosa di un paranoico consiste nella convinzione di essere oggetto di perenne attenzione da parte degli altri o del mondo in generale. La relazione con le persone, pertanto, assume esclusivamente connotazioni negative: esporsi al mondo è pericoloso e tutto rappresenta una minaccia, un attacco alla sua vita e al suo benessere.   A partire da questa premessa il paranoico assume un atteggiamento di difesa preventiva. “La percezione della realtà è basata sulla difesa anticipatoria rispetto a qualcosa di negativo che la persona ha la certezza si verificherà” (Muriana, 2017).   Più nello specifico il corollario di vissuti emotivi di paura, sospettosità, diffidenza, rabbia, vergogna, dubbio, sperimentati da chi soffre di un disturbo paranoico di personalità, conduce alla manifestazione di 3 diverse modalità di espressione della paranoia stessa.

Difendersi preventivamente: il punto di partenza è la convinzione che “tutto sarà sempre destinato ad andar male.”  In questo caso, dunque, il paranoico ritiene che l’unica alternativa possibile sia quella di difendersi. E’ proprio questo atteggiamento di difesa rinunciataria che alimenta il forte senso impotenza, di diversità rispetto agli altri e che alimenta un circolo vizioso che induce all’evitamento o al totale isolamento sociale.

Difendersi attaccando: in questo caso, il paranoico, ha la certezza assoluta di essere, ingiustamente, perseguito e condannato dagli altri. A differenza chi si difende in anticipo, dunque, non troviamo uno scarso senso di autostima o autoefficacia; sono gli altri che, intenzionalmente, decidono di essere cattivi. A partire da questa cattiveria, è impossibile fidarsi degli altri. Questa continua diffidenza conduce il paranoico a: cogliere e leggere tutti il comportamento (verbale e non verbale) degli altri come banco inconfutabile di prova delle loro cattive intenzioni e quindi a difendersi attaccando con rabbia e aggressività (verbale e fisica).

Difendersi delirando: rappresenta la forma più severa e seria del disturbo paranoico. Raramente questa categoria di persone chiede aiuto, consapevole di avere un problema e quando questo accade, la capacità principale del terapeuta consiste nel “sintonizzarsi con il contenuto del delirio”, per farlo crollare su stesso.  Il delirio da loro costruito è vissuto come reale e in quanto tale non viene messo in discussione.

Curiosità: paranoia e social network

I social media potrebbero contribuire ad aumentare i casi di paranoia e sospetto. E’ questa la conclusione di una ricerca svolta a Londra. Un individuo su cinque soffre di paranoia. ‘Il mondo digitale sta cambiando la società in un modo che può farci sentire  costantemente sotto sorveglianza, afferma Philippa Garety, psicologa responsabile dello studio. “Le nostre azioni sono tracciate e tutto ciò che facciamo può essere registrato per sempre on line; questo potrebbe innescare un senso di ansia e preoccupazione e spingere alla formazione di pensieri paranoici.” Questi pensieri paranoici possono essere più o meno intensi e “gravi” (da semplici timori e sospetti a veri e propri deliri). La fascia più a rischio è quella dei giovani. La costante pressione che sentono, in particolare dai social media e il dover rimandare sempre il messaggio di possedere una vita o un’immagine perfetta o ancora il bisogno di stare sempre al passo con gli altri e il dover essere onnipresenti on line, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, può portare i giovani a sperimentare la sensazione di sentirsi in trappola e sempre sotto i riflettori.

Disturbo paranoico e vita in famiglia

Vivere con qualcuno che con un disturbo paranoico, può essere molto difficile. Le persone con questo disturbo agiscono con ostilità verso gli altri, compresi i propri cari. A volte possono persino diventare violenti, o ancora possono:

Accusare il partner di essere infedele in assenza di prove o motivi fondati

Sospettosità nei confronti dei medici

Accusare gli altri di sventure/problemi personali

Estrema facilità ad intraprendere azioni legali

Difficoltà a capire l’umorismo e interpretare le battute come minacciose o come un tentativo per ridicolizzare

Terapia breve strategica e paranoia

Un approccio psicoterapeutico molto efficace è la terapia breve strategica. Conoscere cambiando, è questo il principio che ispira la metodologia di intervento strategica breve e che ha permesso di strutturare un protocollo ad hoc per problemi quali disturbi paranoici e problemi relazionali innescati da tratti paranoici (sospettosità, aggressività ecc…).

Quali sono le fasi della terapia breve strategica per la paranoia?

Prima fase: attraverso il dialogo strategico e utilizzando la stessa logica del paziente, si cerca di definire al meglio come il problema si manifesta e come si mantiene. Sempre all’interno di questa fase, è fondamentale discriminare le diverse varianti della paranoia per poter intervenire con la prescrizione di esercizi ad hoc. Le prescrizioni dovranno andare a turbare le sensazione, il ragionamento perfetto e le reazioni correlate (Muriana, 2017)

Seconda-terza fase: prendo avvio una volta ottenuto lo sblocco delle certezze paranoiche. Questa fase può essere definita una “nuova terapia all’interno della terapia”, dal momento che il terapeuta strategico breve dovrà calzare manovre e prescrizioni in base alla specificità del caso e alle necessità emerse subito dopo lo sblocco. Il cambiamento ottenuto, pertanto, viene consolidato e rinforzato.

Fonte 1

Fonte 2

Bibliografia

E.Muriana, T.Verbitz, Se sei paranoico non sei mai solo, Ed. Alpes, 2017

Simona Lauri

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    Simona Lauri
    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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