Vivere con chi ha il doc da relazione

Vivere con chi ha il doc da relazione: vissuti del partner e della coppia

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Vivere con chi ha il doc da relazione: vissuti del partner e della coppia

Vivere con chi ha il doc da relazione non è semplice.

Il doc da relazione, infatti, non è un disturbo che colpisce solo chi è vittima del problema, ma influisce profondamente anche sul partner, che si trova a dover gestire non solo la relazione, ma anche le conseguenze delle ossessioni e delle compulsioni dell’altro. In un precedente articolo, ho descritto nel dettaglio cosa è e come si manifesta questo particolare tipo di disturbo ossessivo, mentre, qui mi concentrerò sui vissuti del partner e in che modo il problema, influenza effettivamente la vita di coppia.

Vivere con una persona che soffre di questo disturbo può essere estremamente difficile, poiché il partner si trova costantemente a dover affrontare richieste di rassicurazione, confronti con altri individui e domande incessanti sulla solidità della relazione.

Vivere con chi ha il doc da relazione: quali vissuti?

Il partner può sperimentare una serie di vissuti emotivi intensi e spesso contrastanti:

  1. Frustrazione e impotenza

La frustrazione è una delle emozioni prevalenti vissute dal partner, soprattutto perché le ossessioni del partner con doc sembrano non avere una fine. Ogni rassicurazione fornita non è mai sufficiente a placare le ansie e i dubbi dell’altro. La frustrazione, secondo il modello della Teoria dell’appraisal di Lazarus, nasce quando le aspettative del partner rispetto alla propria capacità di risolvere un problema vengono costantemente deluse.

Il partner sperimenta un divario tra il suo sforzo e il risultato ottenuto, poiché ogni tentativo di rassicurare l’altro sembra solo temporaneamente efficace. Questo stato di impotenza si intensifica quando il partner si rende conto che, nonostante i suoi migliori sforzi, non può modificare la percezione ossessiva dell’altro.

L’impotenza appresa, un concetto sviluppato da Seligman, può innescarsi nel partner, a lungo termine. Questa condizione psicologica si verifica quando una persona è esposta ripetutamente a situazioni in cui i suoi sforzi per modificare il corso degli eventi non portano a risultati positivi. Il partner, nel tentativo di placare l’ansia del soggetto con doc, può arrivare a sentire che qualsiasi cosa faccia non avrà alcun effetto, sviluppando un senso di impotenza e demotivazione. L’impotenza appresa può portare a una disconnessione emotiva, poiché il partner smette di credere nella possibilità di un cambiamento reale.

  1. Senso di colpa e responsabilità

Vivere con chi ha il doc da relazione può condurre anche far sperimentare, nel partner, un forte senso di colpa per non riuscire a tranquillizzare l’altro o per non essere in grado di rispondere adeguatamente alle aspettative. L’idea di non essere “abbastanza” per l’altro, di non riuscire a soddisfare le sue esigenze emotive, può portare a sentimenti di inadeguatezza e, in molti casi, a una crescente sensazione di responsabilità. Il partner può sviluppare la convinzione che, in qualche modo, sia colpa sua se l’altro non riesce a vivere serenamente la relazione, e questo senso di responsabilità può alimentare un ciclo di stress e ansia.

Il senso di colpa è una delle emozioni più distruttive per il partner di una persona con DOC da Relazione. Il partner può iniziare a credere che la sofferenza dell’altro sia in qualche modo dovuta a un proprio fallimento, sia esso emotivo o comportamentale. Questo senso di colpa nasce dalla convinzione che, se fosse più affettuoso, disponibile o coerente, potrebbe ridurre i dubbi ossessivi del partner. Tuttavia, questa è una trappola mentale tipica nelle dinamiche relazionali con persone vittime di disturbi ossessivo-compulsivi: il partner non ha alcun controllo reale sulle ossessioni dell’altro, ma si sente comunque responsabile.

Questa attribuzione di responsabilità è correlata alla teoria della responsabilità e controllo all’interno delle relazioni interpersonali, che suggerisce che quando un individuo non può controllare un aspetto della relazione, tende a interiorizzare la colpa.

Questa sensazione di responsabilità eccessiva può portare il partner a modificare il proprio comportamento, cercando costantemente di anticipare e prevenire le crisi ossessive dell’altro. Questo ciclo, però, è inefficace poiché rinforza il disturbo: il partner con doc continua a cercare conferme, mentre l’altro è intrappolato in un ruolo di caregiver emotivo.

  1. Esaurimento emotivo e mentale

Il continuo sforzo di rassicurare l’altro e il costante confronto con le ossessioni del partner possono portare il partner a sperimentare un progressivo esaurimento emotivo e mentale. A lungo andare, la necessità di rispondere alle richieste ossessive e di affrontare discussioni ripetitive può generare una profonda stanchezza psicologica, che si manifesta con sintomi quali:

  • Affaticamento mentale: Il partner si sente stanco di dover continuamente rispondere alle stesse domande e rassicurare l’altro senza mai ottenere una vera risoluzione.
  • Diminuzione del benessere emotivo: Il peso delle richieste può portare a un progressivo abbassamento dell’umore e a un distacco dalle proprie emozioni.
  • Senso di esaurimento fisico: L’ansia e lo stress legati alla gestione delle ossessioni possono anche manifestarsi fisicamente, con sintomi come stanchezza, insonnia e malessere generale.
  1. Distacco Emotivo e Rischio di Erosione della Relazione

Un’altra conseguenza comune è il distacco emotivo. Di fronte alla pressione costante, alcuni partner possono scegliere di prendere le distanze, sia fisicamente che emotivamente, per proteggersi dallo stress e dall’ansia che la situazione genera. Questo distacco può iniziare come una forma di difesa psicologica, ma a lungo andare rischia di compromettere seriamente la qualità della relazione.

Il partner può arrivare a sentirsi alienato, come se la relazione non fosse più basata su una connessione autentica, ma su un costante bisogno di rassicurazione e gestione delle ansie dell’altro. Questo rischio è particolarmente elevato nelle relazioni in cui il disturbo non viene riconosciuto e affrontato in modo adeguato, poiché il ciclo ossessivo-compulsivo finisce per logorare entrambi i membri della coppia, portando a un’erosione progressiva dell’intimità e della fiducia reciproca.

Il distacco emotivo, pertanto, è spesso una strategia difensiva adottata dal partner per proteggersi dall’impatto devastante del DOC da Relazione. Questo distacco inizia come una forma di coping difensivo: il partner, incapace di soddisfare le richieste dell’altro e stanco di confrontarsi con le stesse ossessioni, si ritira emotivamente per preservare il proprio benessere. Tuttavia, questo distacco può diventare pericoloso per la relazione, poiché riduce progressivamente l’intimità emotiva e fisica tra i due membri della coppia.

Secondo la teoria della disconnessione emotiva di John Gottman, una delle principali cause di fallimento relazionale è l’incapacità di mantenere un legame emotivo nel tempo. Quando un partner si disconnette emotivamente, l’altro avverte una crescente sensazione di abbandono e solitudine, che alimenta ulteriormente le ossessioni e i dubbi. Nel caso del DOC da relazione, questa disconnessione è alimentata dal circolo vizioso di rassicurazioni temporanee che non fanno altro che intensificare l’ansia dell’altro.

Inoltre, l’erosione della relazione può manifestarsi attraverso una graduale perdita di fiducia e intimità. Il partner può iniziare a vedere l’altro come una fonte di stress piuttosto che come un compagno emotivo, portando alla formazione di una barriera tra i due. Questo rischio è particolarmente elevato nelle relazioni in cui il disturbo non viene riconosciuto o affrontato in modo adeguato, poiché il ciclo ossessivo-compulsivo finisce per logorare entrambi i membri della coppia, portando a un’erosione progressiva dell’intimità e della fiducia reciproca.

Vivere con chi ha il doc da relazione: le dinamiche di coppia 

Il DOC da relazione altera profondamente le dinamiche di coppia, creando un ambiente caratterizzato da continue richieste di rassicurazione, confronti ossessivi e dubbi incessanti. Queste dinamiche disfunzionali non solo aumentano la sofferenza del soggetto vittima di doc, ma mettono a dura prova anche il partner, che si trova a dover navigare in un mare di incertezze e aspettative irrealistiche.

  1. Ciclo di Rassicurazioni e Ossessioni

Una delle dinamiche più comuni nel DOC da relazione è il ciclo di rassicurazioni e ossessioni. Il soggetto con doc cerca costantemente conferme dal partner sulla validità dei propri sentimenti, sull’attrazione fisica o sulla compatibilità emotiva. Questo comportamento è tipico dei disturbi ossessivo-compulsivi, in cui la compulsione – in questo caso, la richiesta di rassicurazione – serve temporaneamente ad alleviare l’ansia ossessiva. Tuttavia, l’effetto di sollievo è solo temporaneo e, a breve termine, le ossessioni tornano con maggiore intensità.

Il partner, nel tentativo di calmare l’ansia dell’altro, fornisce rassicurazioni continue, che però finiscono per rinforzare il ciclo ossessivo. Secondo la teoria del rinforzo negativo, le rassicurazioni fungono da rinforzo per la compulsione, poiché permettono al soggetto affetto di evitare il confronto diretto con le proprie paure. Ogni volta che il partner rassicura l’altro, inconsapevolmente alimenta il disturbo, rendendo più difficile la rottura del ciclo ossessivo-compulsivo.

Questa dinamica rischia di creare una relazione fortemente sbilanciata, in cui uno dei membri si sente costantemente insicuro, mentre l’altro è intrappolato in un ruolo di “risolutore” che non è mai davvero efficace.

  1. Accettazione passiva del partner

In alcune coppie, il partner può arrivare ad accettare passivamente le richieste ossessive, contribuendo involontariamente al mantenimento del disturbo. Ad esempio, un partner potrebbe scegliere di acconsentire a ogni richiesta di confronto o rassicurazione, nella speranza che questo possa calmare l’ansia dell’altro. Tuttavia, questa dinamica di compiacenza passiva non solo rinforza il ciclo ossessivo, ma impedisce al soggetto affetto di confrontarsi con le proprie paure e ansie in modo costruttivo.

Nel lungo periodo, questa passività può portare a una perdita di autonomia per entrambi i partner. Il soggetto con doc diventa sempre più dipendente dalle rassicurazioni, mentre l’altro si trova a dedicare sempre più tempo ed energie alla gestione delle ansie del compagno, sacrificando spesso i propri bisogni e desideri.

  1. Conflitti e allontanamento

Il conflitto è un’altra dinamica relazionale comune nelle coppie che vivono con il DOC da relazione. Le continue richieste di rassicurazione possono portare a frizioni e incomprensioni, con il partner che si sente costantemente messo alla prova o inadeguato. Questi conflitti possono esplodere in liti e discussioni, che a loro volta alimentano ulteriormente il ciclo ossessivo.

Di fronte a questa tensione crescente, vivere con chi ha il doc da relazione, può diventare talmente complesso e difficile al punto tale da indurre alcuni partner ad allontanarsi emotivamente, distanziandosi dall’altro come forma di protezione. Questo allontanamento può manifestarsi sotto forma di ritiro emotivo o riduzione della comunicazione. Il partner, stanco di dover continuamente gestire le ossessioni dell’altro, può smettere di affrontare il problema e cercare vie di fuga, come dedicarsi ad altre attività o relazioni esterne.

  1. Evitamento del confronto

In alcune coppie, il confronto diventa qualcosa da evitare a tutti i costi. La persona  con DOC da relazione può temere che ogni discussione possa innescare nuove ansie o dubbi, portandola a evitare conversazioni importanti sulla relazione. Questo evitamento non fa che aggravare la situazione, poiché le questioni irrisolte continuano a crescere in sottofondo, alimentando l’ansia e le insicurezze.

Il partner, a sua volta, può adottare una strategia simile, evitando discussioni delicate per timore di provocare reazioni emotive intense o nuove richieste di rassicurazione. Questo silenzio emotivo finisce per creare una barriera tra i due, rendendo sempre più difficile affrontare i problemi reali della relazione.

  1. Sbilanciamento dei ruoli nella relazione

Infine, una delle dinamiche più problematiche nel DOC da relazione è lo sbilanciamento dei ruoli. Il partner con doc può assumere il ruolo di “controllore” ossessivo della relazione, mentre l’altro si trova a essere il “sostenitore” o il “risolutore”. Questo sbilanciamento può generare una dipendenza emotiva disfunzionale, in cui il soggetto con doc diventa sempre più dipendente dalle rassicurazioni del partner, mentre quest’ultimo si trova intrappolato in un ruolo che non gli consente di vivere la relazione in modo equilibrato.

Questo squilibrio può portare a una disconnessione affettiva sempre maggiore, con entrambi i partner che si allontanano emotivamente e fisicamente l’uno dall’altro. Nei casi più gravi, queste dinamiche possono portare alla rottura della relazione, poiché il disturbo diventa insostenibile per entrambi i membri della coppia.

Vivere con chi ha il doc da relazione: approfondimento sulle strategie di gestione del DOC da relazione

L’approccio terapeutico per gestire il DOC da relazione deve essere olistico, concentrandosi sia sul soggetto col problema che sul partner. Le strategie principali derivano dalla psicoterapia strategica breve e dalla terapia cognitivo-comportamentale (TCC).

Psicoterapia Strategica Breve

Nella psicoterapia strategica breve, l’obiettivo è modificare rapidamente le dinamiche disfunzionali all’interno della coppia. Una delle tecniche più utilizzate è l’interruzione del ciclo di rassicurazioni, che mira a spezzare il meccanismo attraverso il quale le ossessioni vengono rinforzate.

  • Tecnica del paradosso: una delle strategie centrali della psicoterapia strategica breve è l’uso di paradossi terapeutici. Ad esempio, il terapeuta suggerisce al partner di fornire rassicurazioni solo in momenti prestabiliti e in maniera contenuta. Questo metodo destabilizza il ciclo ossessivo, riducendo l’efficacia della rassicurazione come risposta compulsiva.
  • Ristrutturazione delle dinamiche comunicative: il terapeuta lavora con la coppia per creare nuove modalità di interazione che non alimentino il disturbo. Il partner viene istruito a rispondere in modo assertivo e a evitare di cadere nel ruolo di “risolutore” delle ossessioni dell’altro.

Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC)

La TCC si concentra sulla ristrutturazione dei pensieri disfunzionali e sull’esposizione e prevenzione della risposta (ERP), una delle tecniche più efficaci per trattare il DOC. Attraverso l’esposizione controllata alle situazioni che innescano l’ansia, senza fornire rassicurazioni, il soggetto vittima del problema impara a confrontarsi con i propri dubbi senza ricorrere a compulsioni.

  • Ristrutturazione cognitiva: la TCC mira a modificare i pensieri distorti riguardanti la relazione. Il soggetto con doc viene aiutato a riconoscere i propri pensieri disfunzionali e a sostituirli con pensieri più razionali, ad esempio attraverso il metodo della disputa cognitiva.
  • ERP (Esposizione e Prevenzione della Risposta): il soggetto viene esposto gradualmente a situazioni che innescano ansia, come la mancanza di rassicurazioni, senza permettergli di mettere in atto comportamenti compulsivi. Nel tempo, questo processo riduce l’intensità delle ossessioni e permette una gestione più efficace dell’ansia.

In conclusione, il DOC da Relazione non colpisce solo il soggetto col problema stesso, ma ha profonde implicazioni anche per il partner e la dinamica della coppia.

La gestione di questo disturbo richiede un approccio terapeutico mirato che possa interrompere il ciclo ossessivo-compulsivo e ripristinare una relazione più equilibrata e soddisfacente.

Ho creato

Bibliografia e Sitografia

  1. Nardone, G., & Balbi, E. (2011). Psicoterapia Breve Strategica: Un Modello Evoluto di Problem Solving per la Cura dei Disturbi Psichici. Ponte alle Grazie.
  2. Clark, D. A., & Beck, A. T. (2010). Cognitive Therapy of Anxiety Disorders: Science and Practice. Guilford Press.
  3. Abramowitz, J. S., McKay, D., & Taylor, S. (2008). Clinical Handbook of Obsessive-Compulsive Disorder and Related Problems. Johns Hopkins University Press.
  4. American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5). American Psychiatric Publishing.
  5. Cyberpedia: https://cyberpedia.it/
  6. APA: https://www.apa.org
  7. Gottman, J. (2011). The Science of Trust: Emotional Attunement for Couples. Norton & Company.

 

 

 

Simona Lauri
Simona Lauri
Simona Lauri
Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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