Una malattia immaginaria è peggio di una malattia (Proverbio Yiddish)
La persona ansiosa che teme di essere vittima di una malattia si appresta ad “ascoltare il proprio corpo”, alla ricerca di una conferma o meno del sospetto che nutre (ad esempio essere vittima di un improvviso infarto),
Il monitoraggio del battito cardiaco, innesca, però, un’alterazione del ritmo cardiaco stesso e tale alterazione non può far altro che indurre la persona a preoccuparsi ulteriormente, al punto tale da arrivare a sperimentare veri e propri attacchi di panico. I sintomi innescati dal panico vengono solitamente interpretati come banco di prova dell’arrivo imminente di un infarto o di altre patologie…una diagnosi fai da te!
Inizia a pensare che più ti poni nella condizione di ascoltare il tuo corpo, più contribuirai ad alterare alcune delle sue funzioni che sono naturali e spontanee e, dunque, finirai col trovare conferma dei tuoi timori, alimentando ulteriormente l’ansia.
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