Diffidenza: 6 consigli per acquisire fiducia negli agli altri

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Diffidenza: 6 consigli per acquisire fiducia negli  altri

Può succedere a tutti di provare diffidenza o ancora di vivere un periodo particolarmente difficile, -ad esempio la fine di una storia d’amore, un tradimento o la rottura di un’amicizia importante– e per questo motivo, sentirsi traditi e guardare con rabbia il mondo. In casi di questo tipo, nel timore che gli altri possano tramare alle nostre spalle o ferirci, è possibile sviluppare pensieri e comportamenti connotati da diffidenza e sospetto.

Diffidenza: consigli

Se pensi di stare attraversando un momento particolarmente difficile che ti ha spinto a sviluppare una modalità relazionale come quella appena descritta, potrebbero esserti utili i seguenti suggerimenti, tendendo sempre presente che, qualora il disagio diventi eccessivo e ingestibile, è opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

  1. Ri-normalizza i tuoi pensieri. Può sembrare difficile da credere, ma un certo livello di diffidenza è abbastanza comune. Tutti noi possiamo sentirci insicuri nei confronti degli altri. Tutti possiamo sperimentare sentimenti generali di vulnerabilità e pensieri sospettosi nel momento in cui avvertiamo, per esempio, di non sentirci al sicuro o a proprio agio.
  2. Incasella nel passato. A volte amici e parenti possono etichettare come “paranoico” un vostro pensiero o una vostra preoccupazione, ma essere sospettosi, non sempre è una caratteristica negativa. A volte, le nostre esperienze di vita potrebbero averci indotto a diventare un po’ sospettosi. Questo è abbastanza comune dopo aver subito un tradimento. Ad esempio, se si è all’inizio di una nuova storia d’amore che sembra funzionare bene, dopo una relazione terminata male, la persona potrebbe sviluppare un pensiero sospettoso del tipo “è tutto troppo bello per essere vero…c’è qualcosa sotto?.” Se i dubbi e la paura cominciano ad aumentare, iniziate a riflettere sul fatto che a farvi vivere queste sensazioni è proprio l’esperienza passata vissuta e in seguito provate a fare una lista delle cose positive della nuova relazione e del nuovo partner. Questo non vuol dire effettuare un check-up del nuovo compagno ma semplicemente scrivere nero su bianco quello che vi sta capitando nella nuova storia, quello che sentite, i sentimenti che provate e quali convinzioni supportano i vostri sospetti o le vostre paure. In questo modo potreste ancorarvi al qui ed ora ed abbandonare eventi passati.

Diffidenza, consigli: scrivi, metti in discussione

  1. Utilizza un diario per monitorare i tuoi pensieri e sentimenti. Scrivere è una buona modalità per aiutarvi a capire che cosa può aver causato un vostro atteggiamento diffidente e al contempo, è anche un ottimo modo per alleviare lo stress e ad identificare persone, luoghi, temi e situazioni che sembrano sollecitare la vostra mancanza di fiducia. Per rendere ancora più efficace tale strategia, è preferibile scegliere un luogo nel quale vi sentite particolarmente a vostro agio (ad esempio nella scrivania della vostra stanza) e dedicare a questi pensieri circa 20 minuti al giorno. Provate a focalizzare il più possibile le  situazioni in cui vi sentite sospettosi. Ad esempio: Quando ti senti più diffidente? C’è una persona o un gruppo di persone che ti fanno sentire più sospettoso? Perché pensi che proprio quelle persone ti facciano sentire particolarmente diffidente? C’è un posto in cui la tua preoccupazione aumenta? Che cosa c’è in quel posto che ti fa sentire a disagio? In quali situazioni si verifica la tua diffidenza?
  2. Impara a mettere in discussione i tuoi pensieri. La prossima volta che ti ritrovi a “lottare” con i tuoi pensieri sospettosi su una persona, un luogo o una situazione, prendi carta e penna e rispondi alle seguenti domande: Qual è il pensiero preciso che mi sta preoccupando in questo momento? Chi o quale situazione coinvolge? Sto avendo un pensiero che si basa su un fatto ben preciso o è nato a partire da una mia percezione? Se il pensiero fosse reale, quali conseguenze avrebbe nella mia vita? Come mi sento fisicamente ed emotivamente?

Diffidenza, consigli: evita di isolarti

  1. Evita di isolarti. Non c’è modo peggiore di aumentare il senso di diffidenza nei confronti degli altri attraverso un atteggiamento di chiusura e isolamento. Esci con gli amici più fidati, organizza qualche attività piacevole da condividere a casa o fuori.
  2. Diffidenza-sospetto versus paranoia. Si parla di disturbo paranoico nel momento in cui ci troviamo di fronte a situazioni gravi. In questo disturbo,  la persona sentendosi costantemente aggredita dal mondo e dalle persone che la circondano, finisce col non fidarsi completamente di nessuno e vedendo ovunque “nemici”, trova come uniche strategie efficaci, la difesa e il cercare di tenere sempre tutto sotto controllo (prestare attenzione ai dettagli, analizzare scrupolosamente il non verbale dell’altro ecc…). A partire talvolta da premesse corrette (“Caio mi ha tradito, non posso più fidarmi di lui.”) la persona paranoica può arrivare a sviluppare delle vere e proprie realtà deliranti che finiscono col compromettere seriamente la sua vita e quella di parenti e amici. E’ in casi questo tipo che è necessario l’intervento di uno psicoterapeuta.

Fonte

Simona Lauri

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    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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