Sintomi paura dell’altezza e cause dell’acrofobia
I sintomi fisici dell’acrofobia sono quelli comuni alla maggior parte delle fobie: potresti cominciare a tremare, a sudare, a sentire i battiti cardiaci accelerati e persino a piangere o urlare. Potresti sentirti terrorizzato e paralizzato e incapace di reagire a qualsiasi stimolo.
Sintomi psico-emotivi: potresti sentire un forte senso di panico quando percepisci di essere molto rialzato da terra. Potresti istintivamente iniziare a cercare qualcosa a cui aggrapparti e scoprire che non sei in grado di fidarti del tuo senso dell’equilibrio.
La particolarità, riferita da molte persone che vivono questa fobia, è la paura di gettarsi spontaneamente o per errore sul vuoto, come se una forza invisibile li attraesse. Questo tipo di “attrazione” riferita non è ancora del tutto chiara, ma è ovvio che si tratta di una suggestione dettata dalla sensazione di perdita di controllo.
Ansia ed evitamento
La persona che soffre di acrofobia può arrivare, perfino a sperimentare quella che viene definita “ansia anticipatoria”, vale a dire, provare i sintomi appena descritti, semplicemente immaginando o anticipando mentalmente la situazione che più teme (immaginare di trovarsi in cima ad una montagna ecc…)
Un’altra tentata soluzione tipica di chi soffre di questa fobia, è l’evitamento: ad esempio, potresti evitare la vacanze laste minute per paura di trovarti in una stanza d’albergo disposta ai piani alti; potresti rimandare le riparazioni a casa anche solo per paura di usare una scala o ancora evitare di andare dagli amici che hanno case con balconi o finestre panoramiche ai piani alti.
Cause
Sebbene non siano del tutto confermate, le cause che portano l’adulto ad essere acrofobico sono essenzialmente riconducibili a due grandi aree: esperienze traumatiche pregresse o un fattore evolutivo.
Se da piccoli si è stati vittima di una brutta caduta, di un incidente o di una situazione di estremo pericolo legata all’altezza, è possibile che questo evento abbia causato un trauma che porta ad essere fortemente spaventati dall’altezza.
La paura può insinuarsi anche solo se si assiste ad un’esperienza di questo tipo, senza per forza essere direttamente vittime dell’incidente. Si parla in questo caso di apprendimento vicario, ossia mediato non dalla propria esperienza ma da quella altrui.
Il fattore evolutivo si può invece considerare come uno sviluppo anormale di una paura che, per sua natura, è “congenita” e sempre presente nell’uomo. Capita che in alcuni casi queste prerogative evolutive siano sproporzionate in qualcuno o che si crei una particolare sensibilità a questo tipo di paura.
Interventi di vario genere
- Psicoterapia: la terapia cognitivo-comportamentale, o CBT, è il principale trattamento scelto per fobie specifiche. Le tecniche comportamentali che ti espongono alla situazione temuta o gradualmente (desensibilizzazione sistematica) o rapidamente (allagamento) sono usate frequentemente. Inoltre, ti viene insegnato come fermare la reazione di panico e riguadagnare il controllo emotivo.
- Esposizione/VR: Tradizionalmente, l’esposizione alle altezze è la soluzione più comune. Tuttavia, diversi studi hanno dimostrato che la realtà virtuale può essere altrettanto efficace. Uno dei principali vantaggi del trattamento della realtà virtuale è il risparmio in termini di costi e tempi, in quanto non vi è alcuna necessità di un accompagnamento terapeuta “sul posto”. Questo metodo non è disponibile ovunque, ma con i costi delle apparecchiature di realtà virtuale che scendono, sarà probabilmente più facile accedere con il passare del tempo.
- Rilassamento: yoga, respirazione profonda, meditazione o rilassamento muscolare progressivo possono aiutarti a far fronte allo stress e all’ansia. Anche l’esercizio fisico può essere d’aiuto, come in generale qualsiasi pratica che ti permetta di riacquistare un senso di controllo sul tuo corpo.
Consigli utili
Per tentare di gestire al meglio la paura dell’altezza:
- È consigliabile, innanzitutto, cercare di entrare in un’ottica mentale ben precisa, vale a dire: “solo se affronto in prima persona le mie paure, queste si ridimensionano”.
Se evitare, per esempio, sembra la soluzione giusta perché fa sentire “protetti” in realtà, è proprio questa soluzione che contribuisce ad ingigantire la fobia.
- A partire da questa premessa, potrebbe essere utile, procedere per micro-obiettivi. La persona, dunque, potrebbe avvicinarsi gradualmente alla propria paura, ”misurando”, di volta in volta, il suo limite di “sopportazione”; per esempio, potrebbe decidere di salire al primo piano di un palazzo, attendere un po’, soffermarsi su tutto ciò che le sta intorno, per poi tornare indietro. In seguito, la persona potrebbe decidere di compiere un ulteriore step, per cui la volta successiva, scegliere di salire al secondo piano, ecc…
- Per i più “coraggiosi” esistono, invece, corsi in cui vengono simulate le arrampicate, all’interno delle quali, attraverso “personale qualificato”, si affrontano timori e paure.
- È importante precisare che, nel momento in cui la fobia diventa eccessivamente invalidante, al punto tale da compromettere la vita quotidiana della persona, è consigliabile rivolgersi ad uno psicologo, col quale intraprendere un percorso orientato al superamento della fobia stessa.
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