Paura di fidarsi degli altri: la pistantrofobia - Psicologa Milano - Simona Lauri, Psicoterapeuta e mental trainer

Paura di fidarsi degli altri: la pistantrofobia

paura di fidarsi degli altri

paura di fidarsi degli altriPaura di fidarsi degli altri: la pistantrofobia

Tutti abbiamo subito esperienze dolorose in qualche momento della nostra vita. La sensazione che abbiamo provato è quella di non riuscire più a credere nel prossimo anche se la fiducia è la base di tutte le relazioni significative e non si può semplicemente evitare.

Ma andiamo per gradi e vediamo che cosa nasconde questa parola dal sapore quasi macabro e grottesco.

Paura di fidarsi degli altri: la pistantrofobia, un pò di storia

Ad essere più precisi, il termine pistantrofobia è composto da due parole di origine greca, opisto-(ciò che sta dietro) e phobìa (paura, terrore), quindi la paura di ciò che è passato. Per quanto se ne parli molto di più oggi rispetto a qualche anno fa, questa fobia è sempre esistita sotto varie forme e permea vari ambiti della vita di ciascuno di noi.

Da un punto di vista psicologico, vi sono persone che riescono a superare una o più esperienze dolorose, rimettendosi in gioco e lavorando su se stessi, altre che scelgono di evitare, talvolta anche tutta la vita, qualunque situazione che possa rievocare la perdita e il dolore subiti.

La fiducia nel prossimo è una capacità che si acquisisce in tenera età. Alcuni psicoanalisti tra cui Bowlby e Winnicott la definiscono come “lo stato rassicurante che deriva dalla persuasione dell’affidabilità del  mondo circostante percepito come ben disposto verso il soggetto”. Questa condizione influisce positivamente sul comportamento eliminando inquietudini e malessere che conducono ad atteggiamenti di chiusura, rifiuto e scetticismo (Galimberti 1999, p.432).

Nello specifico fu Winnicott a coniare l’espressione fiducia di base in riferimento allo stdio orale dello sviluppo infantile durante il quale l’infante percepisce di essere amato e benvoluto dall’ambiente circostante (ndr la madre) in contrasto con ciò che sente come minaccioso o negativo. Le esperienze traumatiche vissute durante l’infanzia possono avere ripercussioni nella psicologia dell’individuo portando a futuri problemi depressivi o a sfondo nevrotico-impulsivo (Lis, 1999).

Le persone la cui fiducia di base nel prossimo e nel mondo è stata lesa, sono più propense a chiudersi nei confronti del prossimo in caso di delusioni e sofferenze affettive, secondo una logica di  ripetizione di uno schema interpersonale  appreso e interiorizzato sin da piccolissimi.

In generale, la pistantrofobia può riferirsi anche a situazioni diverse dalle relazioni sentimentali.

Paura di fidarsi degli altri: il caso di Giovanni e Caterina

Riportiamo il caso di Giovanni, un uomo di 30 anni affetto da fobia sociale e pistantrofobia.

Giovanni è sempre stato un uomo sensibile e bonario, forse anche più di altri uomini della sua età. In tutto ciò che faceva era spinto da un senso di correttezza e armonia nei confronti del prossimo, per lui era più importante lo star bene con gli altri che danneggiarli per raggiungere scopi personali.

Finché era molto giovane, ogni lavoro che trovava era un modo non solo per guadagnarsi da vivere ma anche per socializzare e imparare cose nuove. Purtroppo ripetute esperienze di mobbing l’hanno portato, ormai trentenne, a una sorta di “crollo emotivo” nei confronti delle persone, arrivando a lasciare il lavoro e a rimanere disoccupato per molti anni.

Depressione, totale mancanza di fiducia nella benevolenza del prossimo e soprattutto la paura di poter rivivere il mobbing in altri posti di lavoro, hanno portato Giovanni a lunghi periodi di disoccupazione, perdita di sicurezza in se stesso e ovviamente a gravi problemi economici.

Caterina aveva 25 anni quando il fidanzato la lasciò dopo una relazione durata 3 anni. A detta di molte persone che la conoscevano, Caterina era una bella ragazza, studiosa e serena. Dopo la delusione d’amore, non ha più frequentato nessuno e si è lasciata andare ad un’alimentazione incontrollata che l’ha portata a ingrassare più di 20 kg in 5 anni. Oggi Caterina ha 46 anni, è single, lavora come impiegata in un ufficio postale e vive ancora con i genitori.

Questi sono solo alcuni dei casi più comuni di pistantrofobia. Le persone affette da questo disagio si sentono come se chiunque prima o poi possa deluderle o tradirle. Sono terrorizzate dall’idea che le esperienze dolorose del passato possano ripetersi e per far sì che non succeda, preferiscono rimanere sole.

In realtà, il loro bisogno di dare amore supera di gran lunga il bisogno di riceverlo ed è per questo che si sentono frustrati, tristi, arrabbiati, colpevoli e con un profondo senso di vergogna.

Paura di fidarsi degli altri: comportamenti tipici della pistantrofobia

Le conseguenze della pistantrofobia non si limitano alle emozioni e ai sentimenti, ma si estendono ad altre aree della vita privata: lavoro, famiglia e relazioni amorose. Le misure di sicurezza adottate da queste persone, le portano a diventare asociali ed evitanti. Alcune di queste sono:

  • evitano attività che implicano contatti sociali (palestra, luoghi di lavoro, corsi e vacanze di gruppo)
  • si isolano perché temono le critiche e i giudizi degli altri
  • non partecipano a eventi dove possono incontrare persone che non conoscono e alle quali possono non piacere
  • non corrono il rischio di impegnarsi in relazioni interpersonali e si sentono nervose all’idea di aprirsi e farsi conoscere
  • hanno paura di essere traditi

Paura di fidarsi degli altri: differenze tra paranoia e pistantrofobia

La personalità paranoica presenta “tratti di diffidenza, sospettosità, riservatezza, timore dell’aggressività altrui, rigidità […] e ipersuscettibilità alle critiche, alta concenzione di sé con ostinazione e intolleranza verso gli altri” (Galimberti 1999, p.741). Secondo le teorie della psicoanalisi classica, alla base di questa personalità vi sarebbe una struttura narcisistica che induce l’individuo a utilizzare assiduamente meccanismi di difesa come la negazione e  soprattutto la proiezione inconscia di caratteristiche negative proprie sugli altri, pensando che gli appartengano. Questo meccanismo può condurre a disturbi più gravi come il delirio di persecuzione che ritroviamo frequentemente nella gelosia e nella rivendicazione per presunti torti subiti.

Tuttavia il confine tra paranoia e pistantrofobia è molto labile se pensiamo che gli individui ipersensibili che hanno subito delusioni e tradimenti possono sviluppare, secondo una logica o tutto bianco o tutto nero, comportamenti estremi che vanno dalla grande partecipazione socio-affettiva al totale isolamento colorato di rabbia e rancore.

In entrambi i casi viene meno la capacità di comprendere realmente le intenzioni del prossimo; la conseguenza è che chiunque è un potenziale traditore e la vita sociale dell’individuo pistantrofobo si impoverisce fino ad annullarsi.

Come superare la paura di essere traditi e delusi? Leggi il mio articolo

Sitografia e bibliografia

  • https://exploringyourmind.com/pistanthrophobia-afraid-to-trust-others/”https://exploringyourmind.com/pistanthrophobia-afraid-to-trust-others/
  • https://www.quickanddirtytips.com/health-fitness/mental-health/how-to-trust-people-again”https://www.quickanddirtytips.com/health-fitness/mental-health/how-to-trust-people-again
  • https://www.relrules.com/9-signs-that-your-pistanthrophobia-is-wrecking-your-relationships/”https://www.relrules.com/9-signs-that-your-pistanthrophobia-is-wrecking-your-relationships/
  • https://www.bisceglia.eu/chimica/tabelle/affissi.pdf”https://www.bisceglia.eu/chimica/tabelle/affissi.pdf (etimologia)
Simona Lauri

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    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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