Paura di vomitare: conosciamo un disturbo particolare, l'emetofobia

Paura di vomitare: conosciamo un disturbo particolare, l’emetofobia

paura di vomitare

Emetofobia: paura di vomitare

Molte persone possono non essere a conoscenza del fatto che esista una vera e propria paura di vomitare e che si tratta di una fobia molto comune, al punto tale da avere un nome specifico.

La paura di vomitare può manifestarsi sia tra gli uomini che tra le donne e può interessare anche i bambini. Tendenzialmente la persona emetofobica sperimenta una forte ansia all’idea di vomitare o veder vomitare gli altri.

Alla base di questo disturbo d’ansia vi sta un problema nella sfera del controllo e la paura è scatenata dal pensiero di essere incapaci di prevedere, gestire e controllare i conati di vomito. A tutto ciò si aggiunge la preoccupazione, il pensiero che questo possa verificarsi nel corso di situazioni sociali importanti (con tutto l’imbarazzo ed il senso di vergona che consegue).

Paura di vomitare: le caratteristiche

Ciò che riportano i pazienti colpiti da questa particolare fobia, dunque, è una paura irrazionale alla sola idea di vomitare, poiché temono di perdere il controllo e di non riuscire a fermarsi, anche se, nei fatti anche nel corso dell’attacco di panico, scatenato da questa fobia, raramente il soggetto arriva a vomitare. Può capitare, tuttavia, che l’emetofobico possa sperimentare prolungati sensi di nausea, anche in assenza di patologie organiche.

Il ciclo dell’emetofobia

Una persona con emetophobia passa attraverso un ciclo ripetitivo che è molto simile a quello dell’attacco di panico.

  • In primo luogo, può accadere che la persona “percepisca” qualcosa che le ricorda la sua paura di vomitare, per esempio: venire  a sapere che un collega è a casa con l’influenza; un conoscente che ha cominciato la chemioterapia; un film o show televisivo in cui un personaggio vomita o ancora la percezione di un senso di nausea.
  • A quel punto il pensiero di vomitare attraversa rapidamente la mente della persona, la quale, finisce col controllare le proprie sensazioni fisiche per assicurarsi che non si stiano manifestando i sintomi che lo preparano all’incontro con la “situazione” temuta.  Nella maggior parte dei casi, nell’esatto momento in cui la persona si pone in questa condizione di “ascolto e controllo”, inizia a percepire dei segnali che potrebbero confermare la paura stessa.
  • Infine, la persona “entra”  nella fase culminante dell’emotofobia che sfocia, in attacchi di panico e comportamenti preventivi o di evitamento, finalizzati a ridurre al minimo le spiacevoli sensazioni sperimentate (lasciare prima il posto d lavoro, saltare un pasto, evitare viaggi, evitare i bagni ecc…)

Le persone con una paura cronica di vomitare, spesso, sviluppano un sacco di altri sistematici evitamenti. Ad esempio, possono evitare il contatto con qualcuno che potrebbe essere malato; con cibi che potrebbero fare male; mangiare nei ristoranti; i servizi igienici pubblici.

In questa maniera il ciclo di ansia anticipatoria, la ricerca e controllo dei segnali somatici  e l’evitamento, contribuiscono a  “cronicizzare” il disturbo emetofobico.

Inoltre, la tentata soluzione dell’evitamento può condurre ad un graduale ritiro sociale e a tutta una serie di restrizioni alimentari che possono provocare disturbi alimentari quali anoressia, ortoressia ecc..

Trattamento della paura di vomitare

Può capitare che le persone emetofobiche, abbiano questa fobia da sempre e che siano riuscite a convivere con essa fino a quando non si verifica un evento, una situazione, un problema che li mette nella condizione di dover fare i conti con la paura di vomitare. Ad esempio , la nascita di un bambino porterà con sé la consapevolezza che prima o poi il bambino possa ammalarsi e vomitare e un futuro genitore -impaurito- può chiedersi in che maniera gestire la situazione. In modo simile, l’esigenza di un amico, di un parente o in prima persona, di sottoporsi a chemioterapia per cancro, dal momento che la nausea e il vomito sono effetti collaterali comuni  della chemioterapia stessa, ancora, può spingere l’emetofobico a chiedere aiuto ad uno psicologo per la risoluzione del problema.

Un trattamento efficace per l’emetofobia (paura di vomitare) è la terapia strategica breve che lavorando inizialmente sulla gestione delle sensazioni di ansia e panico, interviene (attraverso particolari tecniche e manovre terapeutiche)  per far in modo che la persona possa gradualmente abbandonare tutte le tentate soluzioni messe in atto per evitare e difendersi dall’oggetto della sua fobia.

Simona Lauri
Simona Lauri
Simona Lauri
Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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