Doomscrolling: la ricerca in rete di notizie negative

Cos’e il doomscrolling, la ricerca ossessiva in Rete di notizie negative

doomscrolling

doomscrolling

Cos’e il doomscrolling, la ricerca ossessiva in Rete di notizie negative

Spesso capita di andare in rete ed essere alla ricerca di notizie tutt’altro che positive: lo facciamo vero?

Eppure questa non è un’azione che facciamo con consapevolezza, ecco perché si può parlare di vera e propria dipendenza, ovvero di doomscrolling. Che cos’è?  Cosa significa questo termine?

Cerchiamo di capirne di più qui di seguito.

Cosa si intende per doomscrolling?

Iniziamo a chiarire il significato di questo termine: doomscrolling .

Questa parola è stata selezionata dall’Oxford Dictionary come Word of the Year per il 2020, anno che ricorda l’inizio della pandemia dovuta al Covid-19. 

Volendo proprio fare riferimento all’etimologia del termine, scopriamo che deriva dalla parola inglese “dooms” che significa appunto cattive notizie e “scrolling”  che sta per agire, scorrere lo schermo dello smartphone, appunto, per andare alla ricerca continua di notizie negative online.

Non è forse quello che abbiamo fatto un po’ tutti appena è arrivato il covid

Sicuramente quella è stata una delle abitudini che la maggior parte di noi ha messo in atto, per capire per esempio l’andamento dei contagi, dei guariti e dei morti.

Questo ovviamente è solo un esempio di ricerca di notizie negative: in realtà potremmo fare diversi esempi, che non si limitano al covid.

Tutto questo è reso ancora più facile dal fatto che basta aprire una pagina su un social e le notizie negative le trovi subito, senza troppi intoppi.

La guerra, i vari conflitti, i cambiamenti climatici, insomma c’è davvero tutto e paradossalmente noi andiamo in modo ossessivo proprio alla ricerca di queste notizie, poiché siamo per natura curiosi e vogliamo sapere cosa succede intorno a noi, soprattutto se siamo in una situazione di pericolo, per avere più controllo.

Paradossalmente e inconsapevolmente, aggiungerei.

Quanto ne sei consapevole?

Nella speranza di trovare informazioni che ci facciano sentire meglio e più in controllo, siamo anche più vulnerabili alle informazioni imprecise e incomplete che invece di aumentare il nostro senso di controllo vanno a validare paura, ansia, incertezza e ci spingono verso un costante bisogno di saperne di più e di fare doomsurfing o doomscrolling (Anand et al., 2021).

Infatti è diventato automatico fare questo che non ce ne rendiamo più conto, eppure a lungo andare tutto questo può avere delle ripercussioni sul nostro umore e sulle nostre giornate.

Ciò porta ad intense emozioni di ansia, incertezza, preoccupazione, paura, angoscia, che a loro volta portano a difficoltà nel dormire, diminuzione dell’appetito e scarso interesse per attività che di solito piace fare (Anand et al., 2021).
Ecco perché bisogna fare attenzione a ciò che leggiamo e ciò di cui nutriamo il nostro cervello quotidianamente.

Spesso, c’è da dire però, non siamo noi a cercare in modo volontario tali notizie: questo significa che il doomscrolling è alimentato dalla natura degli algoritmi che sono alla base dei social network e che dunque tendono a riproporre proprio quelle notizie su  cui ci soffermiamo di più.

Dunque se in rete trovate notizie su determinati argomenti, il motivo è questo: la rete e il modo in cui funziona facilita questo processo, ovvero rende accessibili notizie che avete già ricercato e che vi interessano. 

Sapere questo può aiutarvi ad avere una maggior consapevolezza di come funzionano i vari social ma soprattutto che quello che leggete è proprio il primo strumento che vi rende vittima del doomscrolling.

 Dunque perché non iniziare a cercare altro?

Spesso alla base di questa ricerca ossessiva di notizie negative c’è già una predisposizione ad alcuni disturbi, come ansia o ad alcuni manie di controllo.

Ma diventare dipendenti di questi meccanismi non è certo la soluzione anzi; più che evitare situazioni di pericolo in tal modo alimentate una dipendenza che può solo minare la vostra salute psicologica e fisica.

 Come fare per smettere?

Sicuramente il primo passo è quello di riconoscere l’esistenza del problema e di come prende vita.

Dunque capito questo, possiamo scegliere di dedicarci ad altro, imponendoci dei sani limiti.

Per esempio provate a stabilire dei momenti precisi della giornata in cui potete scorrere le notizie.

Potete farlo solo una mezz’ora al mattino e poi al massimo qualche minuto il pomeriggio.

Avete la tentazione di prendere il cellulare in mano? Bene, provate a sostituirla con un’azione più salutare, come leggere, allenarsi. 

Insomma ci sono varie alternative valide a questa, non credete anche voi?

Riflessioni conclusive: cosa abbiamo detto?

Sulla base di quanto detto sinora si evince che sicuramente il doomscrolling è una strategia messa in atto soprattutto in contesti di crisi, di incertezza, di paura.

A maggior ragione è importante impegnarsi, prendersi una pausa e riuscire a capire innanzitutto l’impatto emotivo che tutto questo ha.

È fondamentale selezionare le informazioni davvero utili, tenendo conto che questo è un processo che noi stessi creiamo e che noi stessi possiamo scegliere di far finire, con comportamenti più consapevoli e salutari.

Simona Lauri

stop abbuffateVIDEOCORSO

FERMA LA FAME EMOTIVA

Ti sei mai trovato/a o tuttora ti trovi a vivere il cibo come una vera e propria ossessione al punto tale da trasformare il momento dei pasti in un “incubo”? O ancora, combatti con i chili in eccesso e per questo ingaggi vere e proprie lotte con la bilancia?

Il videocorso “STOP ABBUFFATE CON LA MINDFUL EATING” sarà in grado di offrirti una bussola per allineare le tue intenzioni con le tue azioni quotidiane.

SCOPRI DI PIU'


doc da relazione come uscirneVIDEOCORSO

DOC DA RELAZIONE

Ti sei mai trovat* o tuttora ti trovi a pensare ripetutamente alla tua relazione e a domandarti continuamente -e con una grande quota di ansia- se ami ancora il tuo partner? Trascorri parte della giornata a cercare di capire se senti ancora le famose “farfalle nello stomaco”?

Il videocorso “DOC DA RELAZIONE COME USCIRNE” ti aiuterà a riconoscere le trappole che stanno dietro ai dubbi sull’amore e a vivere il rapporto serenamente!

SCOPRI DI PIU'



Contatta la psicologa

    Acconsento al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo GDPR.


    Simona Lauri
    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Cos’e il doomscrolling, la ricerca ossessiva in Rete di notizie negative
    Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la vostra esperienza. Utilizzando questo sito web, accettate i nostri INFORMATIVA SULLA PRIVACY.
    Leggi tutto