La gelosia…questo folle sentimento: un pò di chiarezza
È evidente a tutti che esista una relazione tra l’amore e la gelosia, anche se difficilmente questa connessione risulti del tutto chiara: se da una parte c’è chi crede che l’amante geloso tenga viva l’intimità della coppia e la protegga, è risaputo che essere gelosi è spesso il primo passo che conduce verso la separazione di moltissime coppie.
Gelosia: cosa è?
Molto banalmente la gelosia può essere definita come uno stato emotivo di dubbio e di tormentosa ansia di chi, con o senza giustificato motivo, teme (o constata) che la persona amata sia insidiata da un rivale.
È un meccanismo antichissimo e ancestrale su cui si basa la convenzione sociale più famosa al mondo: la monogamia. Di fatto scegliamo di rimanere con le persone che amiamo, ma il fatto di stare solo con loro è determinato da diverse motivazioni, che però hanno tutte origine nello sviluppo psico-sociale dell’essere umano.
Fin dalla preistoria l’uomo è sempre stato geloso della propria partner, questo perchè doveva assicurarsi di poter identificare la propria prole (soprattutto per non crescere figli altrui) e ugualmente faceva la donna delle caverne, cercando di crearsi la certezza di avere sostegno alla crescita dei figli da parte del suo uomo.
Se inizialmente questo sentimento non aveva nulla a che fare con l’amore, con il tempo e l’avvento della cultura moderna, la credenza che la gelosia e l’amore siano in qualche maniera collegate si è fatta sempre più forte, fino ad arrivare ad affermare che, senza gelosia non c’è amore.
Ma è vero che non si può amare se non si è gelosi? E se si quanto e come dovremmo essere gelosi?
La gelosia “sana”
Si potrebbe dire che la gelosia è la paura di perdere ciò a cui teniamo e, nella fattispecie delle relazioni, questo concetto si immedesima nel terrore che la persona amata smetta di desiderarci e preferisca a noi quant’altro.
Se vogliamo evitare che questa persona esca dalla nostra vita allora non dovremmo essere indifferenti a segnali (reali o presunti) del fatto che cominci a snobbare le nostre attenzioni o che ci ignori per dedicare il proprio tempo ad altri.
A questo punto si pone il tema del limite
Oltre quale livello la gelosia è “accettabile” e utile a preservare correttamente una relazione e quando invece diventa dannosa e distruttiva?
Si potrebbe dire che questo dipende dal ruolo che andiamo a ricoprire nella coppia e di come il soggetto che ci minaccia (reale o immaginario che sia) cerca di insinuarsi in questo spazio relazionale.
Se per esempio un uomo, vede un altro uomo corteggiare sua moglie– è giusto e sano per la relazione- che questa situazione generi in lui un certo livello di gelosia, proprio perché è minacciato il suo ruolo nella relazione esclusiva con la propria compagna.
Ogni relazione duratura racchiude in sé tanti sentimenti, esperienze ed un bagaglio di conoscenza reciproca che i due partner devono doverosamente difendere, per non perdere la propria identità di coppia.
Ecco perché un corteggiatore, o peggio un amante, sono in grado di ridurre a pezzi una relazione ancora prima di essere riusciti nel loro intento: il fatto di spodestare il partner dal proprio ruolo è spesso sufficiente per minare gli equilibri della coppia.
- Rapporti di coppia e relazioni simmetriche e complementari: di cosa si tratta? - 3 Ottobre 2024
- Essere felici: cosa vuol dire? Riflessioni psicologiche - 26 Settembre 2024
- Dissing tra rapper e il caso Fedez-Tony Effe: analisi psico-sociale e culturale - 21 Settembre 2024
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi sul mio profilo personale di Instagram.
È vietata la copia e la pubblicazione, anche parziale, del materiale su altri siti internet e/o su qualunque altro mezzo se non a fronte di esplicita autorizzazione concessa dalla dott.ssa Simona Lauri e con citazione esplicita della fonte (www.milano-psicologa.it). È consentita la riproduzione solo parziale su forum, pagine o blog solo se accompagnata da link all’originale della fonte. È altresì vietato utilizzare i materiali presenti nel sito per scopi commerciali di qualunque tipo. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.