Nel precedente articolo ho passato in rassegna i primi tre profili di leader. Nell’articolo di oggi verranno descritti gli ultimi due profili e vengono forniti 5 consigli per sviluppare una leadership efficace.
Difendere. Difendere bene. Difendere in maniere eccellente. Quando sei un difensore, noto per non finire sulle pagine dei giornali, devi essere eccelso per essere ricordato. La difesa è quel procedimento che scaturisce pensieri patriottici. La difesa della propria casa, la difesa della propria persona, la difesa dei propri diritti. Tutte affermazioni che ci ispirano e smuovono emozioni. La figura del leader difensivo è quel giocatore che ti dona tranquillità, sicurezza. Tim Duncan e Kevin Garnett rientrano a mani basse in questa categoria. Sono due ex giocatori di basket americano. Difensivi di natura, difendevano duro anche quando le partite erano semplici partite di quartiere. Duncan era un leader guida grazie alla sua maestosa tecnica difensiva e Garnett era pura energia che con la sua aggressività intimidiva qualsiasi giocatore a passare dalle sue parti.
Il leader guerriero ha una caratteristica differente dai precedenti leader citati: l’animo da guerriero. Il leader è colui che porteresti sempre in una battaglia. Le folle e i tifosi sono legati emozionalmente dai giocatori come i leader guerrieri mentre i compagni di squadra ne sono attratti, trascinati, tendenzialmente dal carattere focoso. Gennaro Gattuso e stato un giocatore guerriero. La sua tecnica era modesta ma sopperiva a questo coinvolgendo i suoi compagni di squadra con una furia agonistica che pochi giocatori avevano. Un giocatore di calcio che i tifosi adoravano. La generosità era una qualità che lo contraddistingueva e per questo fu molto amato. Un leader che alzava di parecchi decibel il Meazza di Milano. Il leader che più mi ha ispirato fu Diego Armando Maradona. In un suo celebre goal, dove parte palla al piede da dietro centrocampo, divenne un simbolo mondiale su chi fosse. Un ribelle che combatteva con i deboli contro i potenti. Maradona in campo era un leader tecnico, carismatico. Gli avversari avevano paura di questo genio del calcio. Il carisma che sprigionava donava ai suoi compagni tranquillità, speranza, voglia di vincere. Nonostante fosse pagato 10 volte tanto rispetto ai suoi compagni, e avesse una tecnica insuperabile, Maradona non ha mai rimproverato un suo compagno. Attraverso un comportamento proattivo* voleva alzare il morale della squadra e per questo fu da tutti benvoluto.
Per sviluppare una leadership efficace bisogna però fare un passo indietro. La conoscenza di se stessi è una componente fondamentale per essere veramente un leader. Per alcune persone il problema di diventare leader non sussiste, loro lo sono già naturalmente mentre per altre, l’obiettivo di diventare leader può essere un modo per crescere personalmente. Il leader è una persona che ama il gruppo, la squadra con la quale collabora.
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