A quanti di noi non è mai capitato di trovarsi a casa, liberi da vari impegni, seduti sul divano magari a guardare un film e a ritrovarsi a cercare patatine, snack e noccioline da mangiucchiare? È un’azione abbastanza comune, che potremmo dire rilassa e “ci tiene occupati”. Ma ci sono persone che fanno di questo comportamento una vera e propria dipendenza, anche se questo non è il termine più esatto. Si chiama nibbling, e indica il comportamento di mangiucchiare, mangiare sempre, spiluccare cibi, soprattutto snack, merendine, patatine e cibi veloci da aprire e consumare fuori pasto, senza avvertire la perdita di controllo e senza arrivare a uno stato di totale sazietà.
Il disturbo sarebbe più presente nelle donne con massa corporea maggiore rispetto a quelle che hanno un indice di massa nella norma. Spesso si collega con l’obesità e al Binge Eating Disorder, caratterizzato da abbuffate ricorrenti, anche se il nibbling è un disturbo differente dalle ricorrenti abbuffate tipiche dei soggetti bulimici. Mangiare sempre in modo non pianificato e più volte al giorno, aumenta il rischio di obesità e quindi problemi alla salute.
Le persone che “mangiucchiano” o che mangiano sempre spesso non si rendono nemmeno conto di quello che stanno consumando, come se l’atto fosse del tutto automatico e inconsapevole. Scelgono solitamente cibi ad alto contenuto calorico e a basso contenuto di sostanze nutritive, la sensazione è quella di non riuscire a saziarsi. Ovviamente questo non significa che mangiare fuori i pasti fa sempre male, perché la gente non affetta da nibbling solitamente riesce a controllare il comportamento, pianificando il proprio modo di nutrirsi e in alcuni casi sostituire i cibi “spazzatura” con la frutta.
Ad oggi il nibbling non è inserito nel manuale dei disturbi mentali, e quindi non è nemmeno considerato un disturbo del comportamento alimentare, ma sicuramente può diventare problematico. Nonostante ciò sappiamo che ogni comportamento, anche se socialmente accettato, ma portato all’eccesso, fa corre il rischio di perdere il controllo e di farlo diventare disturbante per la nostra quotidianità. Uno di questi è proprio il nibbling e la tendenza a sgranocchiare, mangiare sempre e di continuo.
Il nibbling è un disturbo che si inserisce benissimo nel contesto sociale in cui viviamo. Siamo sempre di corsa, difficilmente troviamo il tempo per dedicarci alla cucina e i tempi sempre più stretti ci portano a preferire pasti veloci in orari poco ordinari. Pensiamo anche a tutti i distributori automatici di snack e bevande presenti praticamente ovunque…anche nelle scuole e negli ospedali, nei luoghi di lavoro e nelle stazioni… praticamente ovunque andiamo vediamo macchinette belle e piene di cose allettanti che soddisfano pienamente il nostro palato: troviamo sia il dolce che il salato.
Spesso si mangiucchia davanti la televisione, oppure forme più gravi possono portare la persona a spiluccare durante le ore notturne alzandosi dal letto prima di prendere sonno; il pomeriggio, quando si è in casa e non lavoriamo; consumare il pasto (pranzo o cena) in piedi davanti al frigo o alla dispensa, sostituendolo al pasto convenzionale seduto a tavola, dando l’impressione di mangiare di meno, anche se poi non è così dato che mangia senza una dose precisa e ciò che trova e quindi probabilmente cibi ipercalorici. Ingerire in questo modo scorretto quantità di cibi porta al desiderio di perdere peso, non a caso nibbling e obesità sono disturbi collegati, e nel tentativo di rimettersi in forma, la persona solitamente smette di mangiare i cibi che avrebbe consumato a pranzo e a cena, ma non rinuncia a quelli durante gli episodi di nibbling.
I disturbi alimentari rimangono comunque legati a problematiche psicologiche, spesso con bassi livelli di autostima legati al peso corporeo, tratti ansiosi e basso tono dell’umore, che in alcuni casi può assumere il carattere di una vero e proprio disturbo depressivo.
Spesso le persone con disturbi dell’alimentazione possono sperimentare i seguenti vissuti emotivi:
Bisogno di essere amati e protetti
Sentimenti di fallimento e di vergogna
Paura di essere abbandonati dagli altri
Sentimenti di rabbia e aggressività, avvertiti come spaventosi e intollerabili
Preoccupazione di essere inadeguati e/o incompetenti (PDM, 2008).
Anche il desiderio di essere più magri paradossalmente è da rintracciare tra le cause psicologiche del nibbling.
Il cibo è quindi utilizzato come “automedicazione”. Mangiare sempre è usato come strumento per migliorare il proprio umore. Gli stati d’animo più frequenti sono, vergogna, rabbia, solitudine, sentimenti di inadeguatezza, ma soprattutto la noia che diventa una cattiva alleata.
Il cibo, essendo, come detto sopra, una protezione (sfogo) accudente e sicura di fronte a periodi di vita stressanti, o a un umore depresso, diventa davvero difficile riuscire a gestirne il suo consumo. Inoltre ciò che non va a nostro favore è l’eccessivo consumismo e la continua uscita sul mercato alimentare di cibi sempre nuovi, sempre più “innaturali”, facili da cucinare e spesso (purtroppo) molto buoni. Di seguito saranno elencati alcuni consigli per tutte quelle persone che soffrono di “spiluccamento” e che tendono, pertanto, a mangiare sempre.
Può la vostra dieta aiutarvi a mettervi di buon umore, migliorando i livelli di ansia e depressione? La risposta è si! È chiaro che quanto segue non vuole in alcun modo sostituire le direttive dei medici che rimangono la via principale da seguire. Se, infatti, vi sentite particolarmente giù, il consiglio è sempre quello di rivolgervi a uno specialista. E’ innegabile, però, che i vari studi ci mostrano come un’alimentazione sana e lo sport ci aiutano a superare i periodi di “stanchezza psico-fisica”. Queste buone abitudine vengono in molti casi consigliate nel trattamento della depressione. Di seguito troverete otto suggerimenti semplici e facili da seguire:
BIBLIOGRAFIA
DSM-5, Manuale Diagnostico e statistico dei Disturbi Mentali, APA, Raffaello Cortina Editore, 2014, Milano
PDM, Manuale Diagnostico Psicodinamico, Raffaello Cortina Editore, 2008, Milano
LINK
http://www.livescience.com/17484-nibbling-weight-gain.html
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3817495/
http://www.webmd.com/food-recipes/features/how-food-affects-your-moods#1
Ti sei mai trovato/a o tuttora ti trovi a vivere il cibo come una vera e propria ossessione al punto tale da trasformare il momento dei pasti in un “incubo”? O ancora, combatti con i chili in eccesso e per questo ingaggi vere e proprie lotte con la bilancia?
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