Pensiero bianco nero: conoscerlo per bloccarlo e recuperare il benessere

Pensiero bianco nero: conoscerlo per bloccarlo

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pensiero bianco nero

“Bianco o nero”, “giusto o sbagliato”, “buono o cattivo”, “intelligente o “stupido”, “forte o debole”.

Vivi la tua vita senza mezze misure? Il tuo umore è in costante fluttuazione e passi, così, da momenti di euforia e gioia a momenti di cupa tristezza?

Pensiero bianco nero: conosciamo questo potenziale nemico

Molte persone, spesso senza rendersene conto, sono vittime di una modalità di pensiero molto insidiosa, conosciuta come pensiero dicotomico o pensiero tutto-niente e che in questo articolo, chiamerò, pensiero bianco nero.

Questa modalità di pensiero, può danneggiare seriamente la tua autostima, il tuo benessere e più in generale la tua felicità e le tue relazioni.

Come lo so? Nel corso della mia vita, ho avuto modo di conoscere persone che, a causa della rigidità a cui conduce il pensiero bianco nero, hanno letteralmente distrutto rapporti, o ancora sabotato obiettivi e progetti importanti.  

Chi indossa la lente del pensiero bianco nero, solitamente vede il mondo come un posto spaventoso, dove bisogna essere preparati al peggio, dove alcune persone sono buone e altre cattive (la maggior parte…) e ancora, alcune sono forti, mentre altre sono deboli.

Pensiero bianco nero: pericoloso meccanismo di difesa

Il pensiero tutto o niente è in realtà un meccanismo di difesa che le persone usano per proteggersi dalla sofferenza.

Per evitare di star male, penso a priori che tutto ciò che mi circonda sia brutto e pericoloso.

Sfortunatamente, questo tipo di pensiero ti proibisce di vedere le cose come realmente sono.

Le cose non sono mai così brutte come sembrano…e sfortunatamente nemmeno così belle…

Il che significa che le relazioni non possono essere né “perfette” né “un totale disastro”, che le persone non sono né “totalmente intelligenti” né “totalmente stupide”, nè “forti” o “deboli”, nè “buone” o “cattive”.

Ciascuno di noi è frutto una “miscela unica” fatta di intelligenza, punti deboli, punti di forza, tratti positivi e negativi.

Pensiero bianco nero: liberarsi dalle catene mentali

Le cose non sono mai né nere, né bianche e quando ti rendi conto di questo semplice fatto, hai la possibilità di liberarti da alcune catene mentali che ti impediscono di vedere il mondo nelle sue mille sfaccettature; impari a lasciar andare e ad accettare le zone grigie del mondo e delle persone, invece di mettere tutto sotto delle rigide e limitanti etichette.

Perché abbandonare il pensiero bianco e nero è così importante per la tua crescita e per la tua felicità?

Perché, in questo modo, non sei più schiavo dei “devo/e essere”. Accetti i “forse” e i “se” come parte della tua vita e, inoltre, smetti di proiettare i tuoi sentimenti e pensieri sugli altri, aspettandoti che il mondo e gli altri debbano comportarsi “bene” o “male”.

Solo perché il tuo partner non capisce il tuo punto di vista o non ti manifesta il suo amore in quel preciso momento in cui ti aspettavi che lo facesse, non significa che lui o lei non ti ami. Solo perché hai fallito un test, non significa che sei stupido.

Pensiero bianco nero: come abbandonarlo?

Una volta compreso che il pensiero bianco nero, portato all’estremo, danneggia tutte le aree della tua vita, puoi essere in grado di mettere in atto un cambiamento consapevole.

Questo tipo di cambiamento avviene gradualmente, non aspettarti miracoli ma, a piccoli passi, prova a mettere in pratica i seguenti suggerimenti:

  • Concediti la possibilità di sbagliare e mostra alle persone a te vicine le tue debolezze. Per una settimana, ogni giorno, cerca di commettere “piccoli errori”…attenzione non sto dicendo che devi commettere grandi errori, ma piccoli gesti che possono darti la possibilità di sentire che, pur commettendo degli “sbagli”, il tuo valore non viene messo in discussione.
  • Smetti di giudicare male le persone e le situazioni in base alle tue esperienze precedenti. Questa è la parte più difficile…siamo spontaneamente portati a filtrare ciò che ci accade, attraverso le nostre esperienze passate; tuttavia possiamo scegliere di fermarci e capire se il giudizio che hai emesso nei confronti di quella persona o di quella situazione, possono essere visti da un punto di vista differente.
  • La prossima volta che sei arrabbiato o frustrato, ascolta il tuo dialogo interiore. Cosa ti sta dicendo la tua voce interiore in questo momento? Scommetto che, tendenzialmente, usa affermazioni assolute come “mai, nessuno, tutti sono, niente, orribile, terribile, non ho mai, loro/lui/lei non saranno mai in grado di..ecc …” Ecco un buon esercizio per “bloccare” il pensiero dicotomico: pensa a una parola che rappresenti una via di mezzo tra i due estremi:

    Buono cattivo: _____
    Forte debole: ______
    Semplice … complesso: _____
    Grasso … magro: ______
    Bello brutto: ______
    Calmo …agiatato:_____

Non è facile, vero?

Ci vuole coraggio per fermare il pensiero bianco nero; ci vuole coraggio per accettare di essere vulnerabili e per accettare che, della nostra vita, non possiamo controllare tutto.

Questa semplice tecnica può essere applicata in tutte le relazioni e situazioni, all’interno delle quali ti trovi a pensare in secondo una logica “tutto-niente”.

La prossima volta che ti accorgi di essere bloccato nel pensiero bianco nero, pensa a una via di mezzo. C’è quasi sempre una via di mezzo. Ed è proprio lì che puoi provare a stare per recuperare una piacevole sensazione di benessere e trovare nuovi spunti creativi.

 

Simona Lauri

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    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

    1 Comment

    1. […] Riduci l’uso del pensiero bianco/nero. Per maggiori approfondimenti leggi il mio articolo […]

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