Paura delle malattie: aiuto sto male...devo andare dal dottore!

Paura delle malattie: aiuto sto male…vado dal dottore!

paura delle malattie

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Paura delle malattie: aiuto sto male…vado dal dottore!

“Wow! Quella cartella sarà alta 10 cm!”. Giulia stava facendo la terza visita d’urgenza nell’arco dell’ultimo mese. “Ed è solo un terzo di tutta la cartella” le rispose l’infermiera.

A 24 anni Giulia viveva con sua madre e sua sorella adolescente. Anni prima aveva iniziato a frequentare un’università distante molti chilometri da casa. Trascorso solo un semestre decise però di tornare a casa. “Non volevo stare così lontano dai miei medici” sottolineò. “Quando si cerca di prevenire una malattia cardiologica non si è mai troppo attenti”. Si sistemò la cuffia dello sfigmomanometro attorno al braccio con fare pratico.

Suo padre era morto quando era un giovane adolescente. “Si è ucciso da solo” affermò Giulia. “Da bambino aveva avuto una febbre reumatica che gli aveva provocato un ingrandimento cardiaco. E l’unica attività fisica che abbia mai fatto è stata mangiare qualsiasi cosa fritta. E fuma orgoglioso due pacchetti al giorno. Guarda a cosa lo hanno portato”.

Giulia non aveva nessuno di questi fattori di rischio, ed era estremamente attenta all’alimentazione. Aveva trascorso ore su internet alla ricerca di informazioni sulle diete e aveva adottato uno stile alimentare vegetariano.

Giulia non si era mai lamentata molto della presenza di sintomi fisici, se non qualche improvvisa palpitazione, oppure della vampate durante giornate particolarmente umide. “Non mi sento male” spiegò. “Ho solo paura”.

Questa volta aveva sentito alla radio un servizio sulle patologie cardiache in età giovanile. Il servizio l’aveva spaventata a tal punto da farle cadere di mano i piatti che stava mettendo nella credenza. Aveva quindi preso il primo bus per il pronto soccorso, senza neanche pulire per terra.

Giulia era d’accordo sul fatto di avere bisogno di un approccio diverso riguardo alla sua necessità di assistenza medica e pensare di poter dare una chance a una terapia cognitivo-comportamentale. “Però” domandò lei “potrebbe prima controllare la mia pressione arteriosa solo un’altra volta?”.

Benvenuti nella vita di un ipocondriaco

Tutti ci preoccupiamo della nostra salute e tutti siamo spaventati dalle malattie, ma per alcune persone, come Giulia, il timore di ammalarsi è così forte, anche quando sono in buona salute e non presentano sintomi fisici importanti, che trovano difficile affrontare la loro vita quotidiana.

I soggetti affetti da ipocondria sono terribilmente preoccupati di poter avere una grave patologia medica. La loro ansia persiste nonostante le evidenze cliniche dimostrino il contrario e nonostante le rassicurazioni da parte del personale medico. Sono di comune riscontro la paura di avere una malattia cardiologica (che può essere insorta con una palpitazione improvvisa) o un cancro (per esempio, domandandosi se il neo non sembri un po’ più scuro del solito).

In genere, rifiutano l’idea di non avere una malattia fisica, talvolta arrivando a offendersi e a rifiutare una valutazione psichiatrica.

In linea generale, si tratta comunque di una patologia piuttosto diffusa (circa il 5% della popolazione generale), soprattutto negli studi medici non psichiatrici.

L’esordio si colloca solitamente tra i 20 e i 30 anni, con un picco di prevalenza tra i 30 e i 40 anni. È verosimilmente distribuito in maniera uniforme tra uomini e donne. Nonostante queste persone godano di buona salute, spesso riferiscono un’alta prevalenza di malattie durante l’infanzia.

Paura delle malattie: caratteristiche essenziali

Il principale sintomo del disturbo d’ansia per le malattie è la preoccupazione eccessiva di essere malato nonostante l’assenza di gravi sintomi fisici. La forte ansia, insieme ad una focalizzazione eccessiva dei segnali provenienti dal proprio corpo, provocano dei ripetuti atteggiamenti di preoccupazione per la salute (ricerca di rassicurazioni, innumerevoli controlli per sintomi fisici).

Alcuni pazienti, invece, possono anche reagire evitando ospedali e visite mediche (anche se in questo caso è più corretto parlare di patofobia).

Paura delle malattie: trattamento

Chi soffre di ipocondria, come accennato prima, raramente chiede aiuto spontaneamente ad uno psicologo-psicoterapeuta, dal momento che, spesso, non pensa di avere un problema che attenga alla “sfera psicologica”; per  cui si presenta in seduta su pressione della famiglia, esasperata dal disturbo.

La psicoterapia breve strategica, attraverso l’uso di protocolli ad hoc, aiuta il paziente che soffre di ipocondria a fare proprie nuove modalità di comportamento, finalizzate a interrompere il circolo vizioso che hanno contribuito alla creazione e alla persistenza del problema.

Paura delle malattie: alcune riflessioni

Il cervello dell’essere umano è così potente che è in grado di convincere se stesso di essere malato.

Questa affermazione è di Caroline Goldmacher-Kern, una psicoterapeuta di New York specializzata in disturbi d’ansia.

Quando il nostro cervello si convince di una cosa, è difficile fargli cambiare idea, nonostante le mille rassicurazioni provenienti dall’esterno.

Perché il nostro cervello dovrebbe convincerci di essere malati?

Probabilmente perché attua una risposta a un fattore esterno scatenante e questo porterebbe a una lettura psicosomatica della risposta sperimentata.

In effetti tutte le malattie coinvolgono sia la mente che il corpo. Anche il più semplice mal di gola porta un’ondata di emozioni; a volte la paura (dovrò assentarmi da lavoro e se vengo licenziato?), a volte il senso di colpa (contagerò qualcuno?), a volte la rabbia (chi può avermelo trasmesso?).

Allo stesso modo le emozioni si esprimono attraverso il corpo: un mal di testa da tensione, per esempio, o un disturbo allo stomaco indotto dallo stress.

Ancora, non dimentichiamoci che le preoccupazioni ipocondriache, hanno anche un fattore scatenante nella società. Siamo infatti costantemente bombardati da messaggi che ci dicono che potremmo essere malati e che dobbiamo sottoporci a screening precoci: ci viene insegnato a pensare come ipocondriaci.

Se ci basiamo su queste considerazioni potremmo dare una lettura molto più vasta alla paura delle malattie: l’ipocondriaco non è in grado di tollerare l’incertezza della medicina che, se da un lato è in grado di prevenire e curare, dall’altro non può dare certezze assolute circa il nostro stato di salute nel futuro. Se ci pensate nessun dottore, effettivamente, potrà mai dirvi che siete al 100% in buona salute e questa costante incertezza è un vero incubo per molte persone.

Le persone che soffrono di ipocondria vanno frequentemente dal medico, si sottopongono a esami necessari e si preoccupano inutilmente di malattie non hanno; sono ossessionati dall’idea che una malattia sia in agguato, in attesa del medico giusto e della diagnosi. Sperimentano i disagi ordinari (mal di testa, palpitazioni ecc…) più intensamente di altri, arrivando a sperimentare elevati livelli ansia e stress.

Come aiutare una persona ipocondriaca o con un’accentuata paura delle malattie? Leggi il mio articolo>>

Simona Lauri

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    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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