Attacchi di panico: come riconoscerli e tre semplici consigli per gestirli

Attacchi di panico: come riconoscerli e tre semplici consigli per gestirli

attacchi di panico

Attacchi di panico: come riconoscerli e tre semplici consigli per gestirli

Impariamo a conoscere il panico

Chi sperimenta per la prima volta un attacco di panico vive un’esperienza talmente angosciante al punto tale da condurre la persona a vivere nel terrore che l’episodio possa manifestarsi.

Ci sono, ancora, casi in cui l’attacco di panico -a causa degli intensi sintomi fisici e psichici che provoca- viene scambiato per imminenti infarti o patologie cardiache mortali. La paura generata da questa “credenza” contribuisce ad incrementare l’episodio di panico stesso.

Sono ormai numerosi gli studi che testimoniano che di attacchi di panico non si muore e per questo, imparare a conoscerne il meccanismo, può servire a ridurre il più possibile l’escalation degli attacchi di panico.

infografica panico

Panico: forma intensa di paura che sinteticamente si manifesta o nella paura di morire o nella paura di perdere il controllo.

Tra i sintomi più comuni degli attacchi di panico troviamo:

  • Vertigini, dolori alla testa, senso di sbandamento
  • Battito cardiaco accelerato
  • Nausea, dolori addominali, sudorazione eccessiva, sensazione di debolezza
  • Iperventilazione

I segnali fisici e mentali, influenzandosi a vicenda, danno vita ad un vero e proprio “tilt” psicofisiologico.

Dopo il primo episodio, come accennato prima, la persona teme che l’attacco di panico possa ripresentarsi e finirà col mettere in atto delle tentate soluzioni che, apparentemente, la aiutano a sentirsi protetta ma che in realtà contribuiscono ad esacerbare il problema. Tra le tentante soluzioni più comuni è possibile individuare:

  • Evitamento delle situazioni ritenute pericolose o nelle quali si pensa che l’attacco possa manifestarsi
  • Richiesta di aiuto e supporto costante a familiari e amici
  • Controllo e ascolto continuo dei segnali che invia il corpo
  • Uso di psicofarmaci

Consigli

  1. Evita di evitare e cerca di affrontare, gradualmente, le situazioni
  2. Lascia defluire le sensazioni, evitando di controllarle (ricorda: più cerchi di controllarle più perdi il controllo)
  3. Se il panico è eccessivo e influenza negativamente la tua vita sociale, lavorativa e familiare, è consigliabile rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta per un intervento finalizzato alla risoluzione del problema.

L’efficacia della terapia breve strategica

La terapia breve strategica, attraverso un protocollo costruito ad hoc per l’attacco di panico, mostra un’efficacia molto elevata (circa il 95% dei casi risolti). Leggi in cosa consiste la terapia breve strategica.

Simona Lauri

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    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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