Tecnica del goal setting: raggiungere gli obiettivi facilmente
Ciascuno di noi, nel corso della vita quotidiana, si prefigge di raggiungere mete ed obiettivi, come ad esempio: un buon voto ad un esame, una promozione a lavoro ecc…. All’interno delle discipline sportive, a maggior ragione in vista di gare o competizioni importanti, gli atleti o le squadre, sanno benissimo quanto sia fondamentale, stabilire obiettivi chiari e mete precise, al fine del raggiungere degli standard elevati.
Non sempre, però, pur avendo in mente l’obiettivo o la meta che vorremmo raggiungere, riusciamo nei nostri intenti, come mai?
Talvolta, può succedere di avere la giusta motivazione, ma di non essere in possesso delle giuste strategie, o ancora, si sbagliano i tempi. Frequentemente, per esempio, ci illudiamo di poter raggiungere la meta prefissata in tempi molto ridotti, mobilitiamo tutte le nostre energie, disperdendole e ci ritroviamo in una spirale di pessimismo e sfiducia.
Tecnica del goal setting
Per evitare di correre dietro obiettivi irraggiungibili o mete troppo vaghe, una strategia molto efficace, che rappresenta anche uno dei punti chiave all’interno di un percorso di mental training, è la tecnica del goal setting o formazione degli obiettivi.
Conoscere e costruire nel dettaglio esattamente ciò che si vuole ottenere, i tempi e le strategie da adottare,infatti, contribuisce ad aumentare, in maniera esponenziale, le possibilità di successo e aiuta la persona a trasformare i propri “desideri”, in realtà.
Tecnica del goal setting: fiducia in sè e impegno, due ingredienti fondamentali
L’autoefficacia (o self-efficacy) e l’impegno sono due fattori psicologici fondamentali nella tecnica del goal setting, in quanto ci consentono di riflettere sulla capacità di credere nelle nostre possibilità, nei nostri mezzi e sulle possibilità di migliorarci costantemente.
Per esempio, numerose ricerche confermano che gli atleti che credono in loro stessi e nella loro capacità, hanno maggiori probabilità di riuscita e affrontano con più tenacia le difficoltà, rispetto agli atleti che, di frequente, dubitano del loro valore e delle loro potenzialità.
Inoltre, gli atleti con un’alta self-efficacy, si impegnano maggiormente anche di fronte agli ostacoli o ai momenti di particolare tensione, mantengono viva dentro di sè l’idea di poter raggiungere la loro meta e non assumono un atteggiamento di rinuncia, perfino di fronte ad una situazione sportiva lievemente o moderatamente compromessa. In maniera diametralmente opposta, gli atleti con scarsa fiducia in sè, temono la sconfitta e reagiscono male di fronte ad imprevisti, ostacoli o reali sconfitte.
Cosa è un obiettivo?
Possiamo definire un obiettivo come un qualcosa, uno stato, un risultato che vogliamo raggiungere, talvolta tramite l’esecuzione di compiti o di strategie, entro un limite di tempo prestabilito. Possiamo distinguere:
OBIETTIVI A BREVE TERMINE
Per obiettivo a breve termine si fa riferimento a tutti quei risultati raggiungibili entro un tempo molto vicino (entro pochi mesi).
Sono gli obiettivi sui quali è consigliabile lavorare inizialmente, dal momento che concentrarsi su obiettivi vicini nel tempo, molto stimolanti, realistici e specifici, ci aiuta a capire, fin dove possiamo arrivare in poco tempo e, dato che la data prefissata è vicina, riceveremo presto un feed-back sui risultati sperati.
OBIETTIVI A MEDIO TERMINE
Un obiettivo a medio termine, all’interno di un programma di goal setting, può essere concordato in un periodo di circa 6 mesi e altro non è, che il risultato di una serie di obiettivi a breve termine in successione. Nonostante sia più complicato immaginare questo tipo di obiettivo, è fondamentale concordarlo, dal momento che aiuta comprendere qual è la direzione in cui stiamo andando e come fare per arrivarci.
All’interno di questa categoria di obiettivi, è utile programmare all’insegna della flessibilità, vale a dire, essere in grado di prendere in considerazione i miglioramenti, ma anche eventuali problemi che possono sorgere durante questo periodo; l’atleta e l’allenatore prendereanno in considerazione numerosi fattori durante la stesura di questa programmazione, ma, al contempo, avranno anche la sensazione, attraverso gli allenamenti e le competizioni, di portare avanti un lavoro che offre periodicamente delle soddisfazioni e nello stesso tempo potranno proiettarsi serenamente nel futuro, raccogliendo man mano dall’esperienza, dei dati che serviranno a guidarli verso la meta.
OBIETTIVO A LUNGO TERMINE
L’obiettivo a lungo termine può essere concordato in un periodo di un anno e comprende, pertanto, la pianificazione di un’intera stagione sportiva. Una visione lontana di questo tipo, serve a stimolare l’atleta in maniera molto coinvolgente, soprattutto, se si tratta di ragazzi giovani che devono fare delle scelte nel mondo dello studio o del lavoro e hanno quindi bisogno di lanciare uno sguardo in avanti e capire come organizzare il proprio futuro, con chi parlare, dove raccogliere informazioni, avere dei contatti con procuratori sportivi e molto altro.
Punti essenziali della tecnica del goal setting
Affinchè un programma di goal setting sia efficace è fondamentale che:
- l’obiettivo venga formulato in maniera chiara e precisa e che sia significativo e importante per l’atleta.
- l’obiettivo sia specifico, misurabile e classificato in obiettivi a breve, medio e lungo termine.
- si opti, almeno in una fase iniziale, per obiettivi di prestazione, vale a dire quelli che aiutano a migliorare un gesto atletico, o un’abilità mentale, a differenza di un obiettivo di risultato che è connesso con la vittoria in una competizione.
- usare termini positivi: gli studi hanno mostrato come, in alcuni casi, sia inefficace concentrarsi su obiettivi caratterizzati da frasi che contengono il “non” (non devo fare questo gesto, non devo fare errori, non devo stare così rigido). Solitamente così facendo otteniamo l’esatto contrario di quello che vogliamo: tassativamente dobbiamo trasformare questa frase da negativa a positiva (la mia mano è ferma, sono sciolto e rilassato, calmo e padrone di me)
- Fornire una valutazione dell’obiettivo: al termine della prestazione, atleta ed allenatore cercheranno di analizzare nei dettagli la prova e di assegnarle un voto (su una scala da zero a dieci) al fine di comprendere insieme cosa ha funzionato e cosa, invece, sarà necessario andare a potenziare.
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