Manipolatore affettivo e gaslighting: se dice di amarti ma ti fa star male!
O meglio…se dice di amarti ma vuole convincerti che sei pazza
“Questo non l’ho mai detto, te lo sarai immaginato”
“Visto? Ti metti sempre a piangere per delle scemenze”
“Perché non la smetti di dire idiozie? Tutti sanno come stanno le cose”
Se queste frasi non vi sono del tutto nuove, allora dovreste fare attenzione a chi le pronuncia.
Spesso in maniera del tutto inconsapevole, il nostro ambiente di vita influenza fortemente la percezione che abbiamo di noi stessi: si potrebbe quasi dire che la nostra identità sia composta in minima parte da una propria lucida autoanalisi e più largamente da tutte le opinioni, gli stimoli sociali ed i feedback che le persone che ci circondano ci danno.
Ovviamente se a giudicarci è qualcuno che non ci conosce, questo può suscitare al massimo un lieve fastidio, ma se quelle stesse parole vengono pronunciate da un amico caro, il proprio partner o un familiare, allora acquistano tanto più valore, quanto più la relazione è profonda e significativa (ad esempio i rapporti di coppia)
E’ importante precisare che se ti trovi nelle dinamiche appena descritte, ti trovi davanti ad una relazione tossica.
Poiché naturalmente ci interessa essere stimati e voluti bene dalle persone che ci sono più care, siamo disposti a mettere tutto in discussione per accontentare la persona che amiamo, perfino le nostre convinzioni più profonde (anche cercare di essere perfetti).
Prendiamo per esempio chi rinuncia alla carriera, o ai propri bisogni, per passare più tempo con i propri figli, o chi decide di trasferirsi dove vive il proprio partner abbandonando le proprie origini o anche chi sacrifica del tempo libero per dedicarsi al volontariato: sono tutti casi nei quali la persona sceglie di disancorarsi dalle proprie certezze e comodità per dedicarsi ad un atto d’amore per gli altri.
Ma, sebbene la capacità di mettersi in discussione per una nobile causa sia l’origine di molte storie sane e funzionali, è proprio all’interno di questa dinamica che si insinua la capacità manipolatoria del Gaslighter e la sua tipica manipolazione mentale.
Manipolazione affettiva: cos’è il Gaslighting?
Il Gaslighting è un tipo di manipolazione psicologica che punta a convincere la persona soggiogata, dell’esistenza di una realtà illusoria, o viceversa la porta a dubitare di fatti di cui aveva totale certezza.
Si capisce meglio l’origine di questo disturbo poiché, nella sua etimologia, si nasconde un’illustrazione abbastanza veritiera della manipolazione stessa: gaslighting è il nome del film nel quale il protagonista vuole convincere la moglie di essere pazza.
Per fare ciò, quasi sempre, la accusa di aver pronunciato frasi che non ha mai detto, sposta i suoi oggetti personali dicendole che sono sempre stati lì e nega spudoratamente di aver abbassato l’intensità della luce a gas (da qui il nome del comportamento e del film) in modo da rendere l’ambiente più buio.
Il ruolo del manipolatore, fine ma persistente, è quello di inserirsi come un tarlo nella memoria altrui, non cancellandola o negandola ma “sovrascrivendola”, alterando la propria percezione.
Il manipolatore si avvale del beneficio del dubbio facendo leva sull’insicurezza della persona manipolata e insinua nella sua mente il tormento di ricordare male ciò che è realmente accaduto.
Approfondisci il tema del gaslighting leggendo i seguenti articoli:
Gaslighting: riconoscere un manipolatore dalle sue azioni
Gaslighting: come combatterlo?
- Rapporti di coppia e relazioni simmetriche e complementari: di cosa si tratta? - 3 Ottobre 2024
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