Secondo lo psicologo Stephen Johnson chi ha seppellito la vera espressione del proprio sé in risposta alle prime richieste dei genitori, sviluppa un Falso Sé in età adulta. La teoria del Falso sé del paziente narcisista patologico è in verità più antica e risale allo psicoanalista Donald Winnicott, quando nel 1965 nel suo testo Sviluppo affettivo e ambiente, indica con questo termine lo sviluppo di un’ identità patologica che il bambino matura durante l’infanzia, quando la madre non riesce a rispondere in modo adeguato alle richieste del figlio, e preferisce invece assecondare i propri bisogni interpretandoli come estensione del sé del bambino: in poche parole la madre è come se non riconoscesse il proprio figlio come un essere separato da se con dei propri bisogni, desideri, ambizioni. La conseguenza sarà di creare un adulto che si troverà costantemente intrappolato dal giudizio sociale incapace di accedere alla propria autenticità.
Narcisismo sano e narcisismo patologico
Le quote di narcisismo che tutti abbiamo (o che sarebbe meglio avere a piccole dosi) sono però essenziali per muoverci nella vita. Ci permettono infatti per esempio di ottenere buoni voti a scuola, di preferire un avanzamento di carriera piuttosto che rimane fermi dove siamo, e ci permettono anche di curarci nell’aspetto sia per noi stessi ma anche per gli altri. Il problema, come tutti i disturbi trattati in psicologia, è che quando un aspetto della personalità diventa eccessivo sfocia nella psicopatologia.
Narcisismo patologico oltre gli schemi
Bisogna anche aggiungere che non tutti i narcisisti sono come solitamente ce li immaginiamo: non sono tutti egocentrici, grandiosi e spesso anche fastidiosi per l’attenzione eccessiva rivolta a se stessi e per il non avere alcuna consapevolezza delle reazioni degli altri, sono anche quelli che stanno dietro le quinte, che cercano segnali di approvazione dagli altri per capire se hanno fatto la cosa giusta o sbagliata. Questo tipo di narcisisti furono definiti da Kohut ipervigili, e li descrisse come inibiti, più attenti agli altri che a sé, che provano facilmente sentimenti di vergogna e umiliazione, tipi molto diversi da quelli dell’immaginario collettivo.
Un mito da sfatare
Altro mito da sfatare è che il narcisista non è una persona innamorata di sé, ma è più precisamente innamorato dell’immagine idealizzata di sé, che mostrano all’esterno per evitare di essere feriti. Ciò che più li caratterizza è una bassa autostima, che è stata dolorosamente ferita dal genitore.
Un aspetto problematico per un narcisista è quello di non riuscire ad avere relazioni durature e stabili, in quanto tollerano poco i difetti e gli aspetti negativi dell’altro.
Come facciamo a sapere se abbiamo a che fare con un narcisista patologico?
Nel testo “How to Successfully Handle Narcissist” – “Come gestire con successo un narcisista”- sono indicati una serie di segnali che possiamo riconoscere in una persona narcisista patologico. Mentre alcuni di noi sono stati colpevoli di alcuni dei seguenti comportamenti almeno una volta nella vita, un narcisista patologico tende ad assumerli abitualmente nelle relazioni di tutti i giorni, pur rimanendo in gran parte inconsapevole e/o indifferente, come se le sue azioni non avessero conseguenze sugli altri.
Parlare di se. Il narcisista patologico ama parlare di se stesso, e non da la possibilità di far prendere la parola all’altro, trasformando la conversazione in unidirezionale. Si deve lottare per esprimere il proprio punta di vista, e anche se dovessi riuscire ad ottenerla, se il narcisista non è d’accordo con il tuo punto di vista, lo respingerà o lo ignorerà. Espressioni tipiche quindi saranno “…ma”, “in realtà…”, “non è come dici tu”.
Narcisista patologico e difficoltà a relazionarsi
Interrompe la conversazione. Mentre una civile conversazione vede chi parla interrompersi nel momento in cui il proprio interlocutore prende la parola, il narcisista patologico interrompe gli altri e rapidamente passa a un discorso che lo riguarda. Egli mostrerà poco interesse genuino nei vostri confronti.
Rompe le regole. Il narcisista patologico gode allontanarsi dalle regole e violare le norme sociali. Nei casi più gravi a livello diagnostico un soggetto narcisista potrebbe essere confuso con un disturbo antisociale proprio per questa caratteristica.
Mostra disprezzo per le idee altrui… ma anche per i sentimenti , i beni e le caratteristiche fisiche o caratteriali degli altri. Li oltrepassa senza alcuna sensibilità. Prende in prestito oggetti o denaro altrui senza preoccuparsi di restituirlo. Mostra quindi poco rimorso o senso di colpa, incolpando invece la vittima per la propria mancanza di rispetto. Per es. “è colpa tua se l’ho dimenticato, avresti dovuto ricordarmelo”.
Splendore apparente
Mostra sempre il meglio di se. Molti narcisisti fanno le cose solo per impressionare gli altri. Questo primo posto sul podio se lo guadagnano nell’aspetto fisico, economicamente, materialmente, professionalmente e culturalmente. In queste situazioni il narcisista usa le persone e gli oggetti per rimandare un’immagine di se altamente positiva sostituendo in questo modo il Vero sé che credono sia inadeguato. La teatralità nell’esporre questi trofei sono percepiti dall’interlocutore come esagerati, perché il messaggio di fondo è “sono meglio di te” o “guardate quanto sono speciale e meritevole di amore e ammirazione da parte di tutti”.
Il narcisista patologico si aspetta un trattamento preferenziale da parte degli altri. Si aspetta che gli altri siano lì per soddisfare le sue esigenze, senza ricambiare. La sua idea è che il mondo giri intorno a sè.
Altre caratteristiche del narcisista patologico
Carismatico. Il narcisista patologico può essere molto carismatico e convincente. Quando è interessato a una persona, è in grado di farla sentire speciale e desiderata. Tuttavia, una volta che perde interesse nella persona (probabilmente dopo che hanno ottenuto ciò che volevano) la lascia o allontana senza una reale ragione. Un narcisista può essere molto coinvolto e socievole a patto che si sta compiendo ciò che desidera dandogli tutte le attenzioni che si aspetta.
Personalità grandiosa. Il narcisista patologico pensa a se stesso come una specie di re o regina avendo un esagerato senso del proprio potere e importanza ritenendo che gli altri non potranno vivere o sopravvivere senza i suoi magnifici contributi. Es. “cerco un uomo che tratti me e mia figlia come delle principesse”.
Emozioni negative. Molti narcisisti suscitano emozioni negative nell’altro ma anche loro non avvertono molte emozioni positive. Sono facilmente sensibili ad eventuali offese o disattenzioni reali o percepite. Possono diventare molto capricciosi se non ottengono ciò che vogliono, se non siete d’accordo con le loro opinioni o se non soddisfate le loro aspettative. Sono estremamente sensibili alle critiche e rispondono spesso in modo scontroso o freddo e distaccato. Spesso attaccano quando si sentono attaccati nella loro autostima, con la critica, il giudizio e la colpa che fanno provare all’altro. Facendo sentire in una condizione di inferiorità l’altro, si sentiranno meglio loro.
Manipolativo. Il narcisista patologico usa gli altri come estensione del sé. Può usare il proprio partner, figlio, amico o collega per soddisfare le proprie esigenze e realizzare i propri sogni, può per esempio rinnegare un figlio se questo non diventa ciò che desiderava per lui. Un altro modo con cui i narcisisti manipolano è attraverso il senso di colpa, facendo credere all’altro che per lui fa tanti sacrifici che questo non ricambia.
8 segnali per capire se avete una relazione con narcisista patologico
Avere a che fare con un collega, amico o conoscente narcisista patologico, è ben diverso dal vivere con lui/lei una relazione. Dopo aver indicato 10 segnali generali delle persone narcisiste, di seguito troverete 8 segnali se state con una persona narcisista.
Cambiano idea, negano, sembrano affascinanti
1 Cambiare idea è visto come un affronto. “Hai detto che saresti andato al cinema alle 18. Ma ora stai dicendo che ci andrai alle 20. Come fai a cambiare i piani in questo modo?” la risposta sarebbe “perché godo del libero arbitrio!!!”. Gli esseri umani hanno il diritto di cambiare idea in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo. Cambiare idea per un narcisista ha invece a che fare con la perdita di controllo che cercherà di riottenere attraverso il senso di colpa e qualcosa chiamato gaslighting che leggerai successivamente.
2 Negano qualcosa che ha detto o fatto facendoti credere di aver sbagliato. Il narcisista patologico potrebbe negare completamente di aver detto o fatto qualcosa facendoti credere di essere “pazzo” o che forse hai solo immaginato. Questo aspetto rispetta le caratteristiche carismatiche e convincenti del narcisista. E anche se avrete la prova che il narcisista ha detto o fatto qualcosa, vi dirà che avete frainteso e che non è mai successo facendovi passare per bugiardi. Questo fenomeno di negare o alterare la realtà si chiama gaslighting, ed è un tratto distintivo del narcisista. Prende il nome da un’opera teatrale del 1938 Gas light, dove un marito manipola degli elementi dell’ambiente facendo credere alla moglie di ricordare male e che non è avvenuto alcun cambiamento.
3 Sembrano affascinanti e affabili. Ai narcisisti interessa molto apparire come buoni ed essere guardati bene da tutti per migliorare e “perfezionare” la propria autostima.
Paura dell’abbandono, avarizia e continui ostacoli
4 Paura dell’abbandono. I narcisisti nutrono una forte paura dell’abbandono e per questo all’interno di una relazione metteranno in atto una serie di strategie per mantenere il partner vicino a se ed esercitare un controllo sul proprio compagno. Una di queste strategie è il silenzio che possono mantenere a seguito di una discussione. Il silenzio infatti permette di ottenere e ristabilire nuovamente il controllo sull’altro, e se questo chiamerà ecco che si sarà ristabilita la dinamica relazione narcisistica: ha ottenuto nuovamente l’attenzione.
5 Sono avari. A parte che non acquistino qualcosa per se, il narcisista ti dirà di non avere abbastanza soldi per comprarti un regalo costoso per il compleanno. E non stupitevi se poi vedrete dei nuovi vestiti e l’armadio pieno. Non vi aspettate molti regali dal vostro partner a meno che non voglia dimostrare qualcosa.
6 Non riescono a conoscere veramente una persona. Se siete tra quei fortunati che ricevono un regalo dal narcisista patologico, non vi aspettate che questo sia stato pensato per voi! Molto probabilmente vi donerà qualcosa che ha poco a che fare con i vostri gusti. È difficile per il narcisista infatti riuscire a conoscervi veramente, perché non hanno alcun interesse a farlo. Non riescono a soffermarsi su quello che gli raccontate di voi stessi, tanto è attento solo su di se. Però nel caso in cui festeggiate il compleanno in compagnia, e quindi dovrete aprire il suo regalo davanti a molta gente, aspettatevi un gran bel regalo costoso perché è importante lasciare una buona impressione sul proprio pubblico.
7 Vacanze rovinate. Potrete accorgervi che durante le vacanze e le feste il narcisista patologico scompaia misteriosamente. Non riescono infatti a capire cosa sia importante per voi, come passare il Natale insieme, e possono quindi non preoccuparsi affatto se rimarrete male del fatto che non si è presentato al pranzo con i genitori.
8 Darà una brutta immagine di voi. Molti narcisisti parlano molto male dei loro ex, li criticano e addossano a loro la colpa della fine della storia. Aspettatevi questo trattamento anche voi. Se avete litigato o non avete fatto ciò che il vostro partner si aspettava, state sicuri che siete già caduti nella rete del vostro narcisista che starà già parlando male di voi.
Consigli per gestire il rapporto con un narcisista patologico
Questi segnali possono davvero spaventare. Il narcisismo patologico è un disturbo serio e in alcuni casi molto grave. È importante prima di tutto aiutare la persona nella quale osservate questi segnali, rivolgendovi insieme a un privato o a una struttura pubblica della salute mentale convincendo la persona a farsi aiutare.
- Essere consapevoli dell’effetto aspirapolvere”
Quando il narcisista patologico sente che il rapporto sta per incrinarsi, cercherà in tutti i modi di risucchiarti nuovamente dentro, arrivando anche a diventare uno stalker (continui messaggi nella segreteria telefonica, e-mail ma anche messaggi ad amici e parenti.) Il narcisista, in queste situazioni, vi prometterà di cambiare, affermando che si impegnerà a far andare meglio le cose ma, anche in questo caso, difficilmente vi chiederà scusa o se lo fa, non saranno mai profondamente sentite. Ricordate che una persona con un disturbo narcisistico di personalità, difficilmente cambia e, una volta tornati insieme, finirà col ripetere le medesime dinamiche e, talvolta, di fronte ad una nuova crisi, potrebbe reagire in maniera ancora più violenta rispetto all’ultimo episodio di conflitto.
- Chiedi aiuto
Inizi a renderti conto di essere intrappolata dentro una relazione soffocante? Non esitare a chiedere aiuto a parenti, amici. In alcuni casi potrebbe essere utile l’intervento di uno psicoterapeuta per prendere consapevolezza delle dinamiche disfunzionali che ci si trova ad affrontare e a uscirne per ritrovare un equilibrio personale.
- Interrompi ogni genere di contatto
Quando si chiude una relazione con una persona narcisista, è importante mantenere sin da subito un atteggiamento fermo e coerente, interrompendo ogni forma di contatto, bloccando le loro mail e numeri di telefono. Rispondere anche ad uno solo dei messaggi, significherebbe dare la possibilità alla persona narcisista di inglobarvi nuovamente.
- Perdonate per incasellare la storia nel passato
Se volete incasellare nel passato la relazione che avete vissuto, per evitare che invada il vostro presente, provate a perdonare le mancanze dell’ex partner. Iniziate a provare compassione per loro, che non significa permettere loro di farvi usare o maltrattare, ma pensare che dietro tutta la sicurezza che i narcisisti mostrano, si nasconde un grave deficit relazionale e una immaturità affettiva che li spinge a cercare costantemente l’approvazione altrui. Ricorda inoltre che i narcisisti non sono in grado di empatizzare e comprendere l’amore incondizionato, tutto ciò che fanno, serve a loro per colmare il senso di vuoto e di inadeguatezza che provano.
Dott.ssa Simona Lauri- Psicologa e coach alimentare a Milano
BIBLIOGRAFIA
Johnson, Stephen. “Character Styles”. W. W. Norton & Company. (1994)
Johnson, Stephen. “Humanizing the Narcissistic Style”. W. W. Norton & Company. (1987)
Donald Winnicott W. “Sviluppo affettivo e ambiente. Studi sulla teoria dello sviluppo affettivo” 2002 Armando Editore.
Priston NI “How to Successfully Handle Narcissist”, 2014
LINK
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5 Comments
un articolo bellissimo, complimenti.
l’ho inserito all’interno di uno dei gruppi che gestisco su Facebook.
mio malgrado ho avuto a che fare con una ex di tal fattispecie, che mi ha procurato problematiche importanti, da querela e danno d’immagine.
…già…l’articolo è chiaro… ho riconosciuto la personalità…il vero problema è che l’ho sposata…
Ho cercato questo articolo in base ad un’esperienza vissuta recentemente.
L’unica cosa che avrei desiderio di fare, prima di sparire, è riuscire a convincere il soggetto ad affrontare una terapia, ma sono già certo che – non accusando alcun tipo di disturbo comportamentale (e tutto questo rientra nella magnifica descrizione di questo articolo) – mi incriminerebbe per averlo offeso, tentando nuovamente di colpevolizzarmi.
Qual è il modo migliore per sensibilizzare un soggetto con tale disturbo alla presa di coscienza e dunque alla terapia?
IO…. PURTROPPO HO IN CASA MIO MARITO CHE RISPECCHIA IN PIENO L’ARTICOLO….. CONSAPEVOLE DI CIO’ LHO SPOSATO…. OLTRE AI SINTOMI DESCRITTI C’E ANCHE UNA AGGRESSIVITA’ VERBALE E FISICA .
NON POSSO SEPARARMI PER OVVI MOTIVI PRATICI …..MA NON SO COSA FARE …. HO CHIESTO AIUTO AD UNA PSICOTERAPEUTA MA OVVIAMENTE NON CI SONO RISULTATI….
IO AMO QUESTA PERSONA CHE MI STA DISTRUGGENDO IN TUTTA LA MIA FEMMINILITA’ E ANIMA…
TUTTO QUI…..
gentile dottoressa, le sono davvero grata per questo articolo che è stato per me un fulmine a ciel sereno. Da anni mi ritrovo in una specie di relazione stop&go con un uomo che fino a poco tempo fa, quando ho deciso di rompere per l’ultima, e definitiva volta, definivo in maniera semplicistica maleducato, prepotente, egoista, capriccioso, avaro (in ogni senso). Ma qualcosa non mi convinceva del tutto, e ho provato ad approfondire alcuni aspetti anche e soprattutto per tutelare la mia integrità mentale e fisica. Sono felice, e sembra strano doverlo ammettere, di aver letto questo articolo: la cosa che temevo di più era cedere ad un, in questo caso, male interpretato concetto di ragionevolezza e buona fede, e che in nome di un a volte sopravvalutato diritto\dovere di confronto avrei finito per aprire nuovamente uno spiraglio a qualcuno che invece è opportuno lasciare fuori dalla mia sfera vitale. Ci sono delle situazioni in cui non dobbiamo aver paura di ammettere di aver sbagliato, e soprattutto in cui non dobbiamo avere la presunzione, compatendoli, di aiutare in qualsiasi modo personaggi che hanno bisogno, sempre se lo vogliono, di aiuto concreto da parte di specialisti. La saluto cordialmente,