La psicologia clinica dello sport: l'esempio di Zanardi

Ho scelto di riportare questa intervista di Alessandro Zanardi dove spiega quanto è fondamentale la preparazione prima di una gare e di come il proprio limite possa essere trasformato in risorsa.

Tutti sono concordi nel ritenere lo sport un utile strumento per lo sviluppo, il potenziamento e la riabilitazione delle risorse di una persona. La psicologia è riuscita a dare un notevole contributo nel campo dello sport, dell’allenamento mentale e dell’utilizzo dello sport come strumento per incentivare il benessere delle persone e dei gruppi.

Un ambito di applicazione particolare è la psicologia clinica dello sport.

Come opera la psicologia clinica dello sport?

A partire dallo studio delle dinamiche che vengono messe in atto dagli atleti nelle attività sportive, l’obiettivo della psicologia clinica dello sport non è l’allenamento per fini agonistici ma l’ausilio dello sport come approccio orientato ad un sano sviluppo della personalità e alla prevenzione del disagio. Più precisamente, vengono analizzati i meccanismi di difesa, ovvero quei meccanismi mentali, inconsci, che vengono solitamente messi in atto, nei momenti di difficoltà per affrontare e gestire l’ansia e il disagio derivanti da questi momenti. Gli sport, rappresentano un ottimo contesto all’interno del quale analizzare queste modalità di reazione.

Un esempio pratico

Riporto qui di seguito le azioni messe in atto dagli atleti nel corso di un incontro di scherma, con i relativi meccanismi di difesa individuati dagli psicologi clinici dello sport. Lo schema può essere esteso a tutte le discipline sportive.

Azioni Meccanismi di difesa
Nessuna parata o botta dritta Rimozione
Colpire violentemente e poi correre a consolare l’avversario Annullamento
Parare ma non rispondere Formazione reattiva
Comportamento spavaldo davanti all’avversario Negazione
Attribuire il proprio comportamento all’avversario Proiezione
Dire di non colpire per cause fisiche improvvise Somatizzazione
Arrabbiarsi con se stesso Rivolgimento contro il sè
Ritorno a movimenti, tecniche precedenti Regressione

Una volta individuati i meccanismi di difesa e strutturato un setting ben preciso, è possibile elaborare progetti in contesti come le scuole per la prevenzione di disagi quali il deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Perchè la psicologia clinica dello sport è efficace per i bambini con ADHD?

  • Il contesto sportivo costruito risulta divertente, motivante e li attira spontaneamente
  • La gratificazione è immediata (esser parte del gruppo, riuscire in un esercizio)
  • Le regole sono codificate e intrinseche all’attività
  • Essendoci un gruppo, bisogna imparare ad aspettare
  • Essendo ADHD una problematica dipendente dal contesto, un contesto sportivo ben strutturato può far progredire questi bambini nel superamento delle loro difficoltà
Simona Lauri
Simona Lauri
Simona Lauri
Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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La psicologia clinica dello sport
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