Shopping compulsivo: come gestirlo? - Psicologa Milano - Simona Lauri, Psicoterapeuta e mental trainer

 

shopping compulsivo

Shopping compulsivo: come gestirlo?

«E’ più forte di me…soprattutto, quando mi ritrovo da sola a casa, non posso farne a meno…mi collego e acquisto scarpe, abiti e accessori a più non posso…finchè non mi sento pienamente soddisfatta…felice di aver scelto quella borsa, entusiasta di aver trovato quell’offerta…poi, però, scatta il senso di colpa per avere “speso troppo”…per non parlare dei continui litigi con mio marito.»

La situazione appena descritta, è in grado di dipingere, brevemente, il comportamento e alcune delle conseguenze che provoca un disturbo, attualmente, molto diffuso: lo shopping compulsivo (sindrome da acquisto compulsivo)

Cosa si intende per shopping compulsivo?

Molto in linea con il consumismo che impera al giorno d’oggi nella nostra società, lo shopping compulsivo, può essere considerata una forma di dipendenza senza sostanza, dal momento che, sono ormai numerosi gli studi i quali dimostrano che, allo stesso modo delle dipendenze da sostanze o alcol, è possibile ritrovare i medesimi meccanismi di: tolleranza (fenomeno per il quale la persona si trova costretta ad aumentare progressivamente la dose della sostanza o del comportamento, per potere ottenere gli effetti desiderati); astinenza (sindrome caratterizzata da sofferenza e disagio psico-fisico, qualora il consumatore sospenda l’uso della sostanza o del comportamento); craving (desiderio impellente e incontrollabile di consumare la sostanza o mettere in atto il comportamento, che se non viene immediatamente soddisfatto, provoca uno stato di malessere fisico – alterazione del ritmo sonno-veglia, mancanza di appetito, mal di testa- e psichico- ansia, depressione, irritabilità, pensieri fissi ecc…).

A differenza di quanto si possa pensare, nonostante le donne siano quelle maggiormente “predisposte” a cadere in questo tipo di dipendenza, sono ormai numerose le ricerche che testimoniano come il disturbo sia diffuso anche tra gli uomini. A differenza del sesso femminile, che opta per accessori, indumenti e cosmetici, i maschi, prediligono, invece,  acquistare oggetti di lusso quali auto, moto, cellulari ecc…

Normali acquisti o dipendenza?

Affinchè sia possibile parlare di shopping compulsivo è necessario che vengano soddisfatte le seguenti condizioni:

  1.  Gli acquisti vengono effettuati più di un giorno a settimana
  2. La compulsione ad acquistare si presenta come una nuova modalità nella vita della persona.
  3. Il piacere maggiore deriva dall’atto in sè del comprare
  4. Il costo delle spese effettuate, supera notevolmente le disponibilità economiche della persona
  5. Solitamente vengono acquistati oggetti e accessori di cui la persona non ha necessariamente bisogno e,  spesso, non vengono nemmeno aperti o usati
  6. La persona prova una vera e propria “smania di acquisti”, una forte attivazione fisiologica che non si placa se non vengono effettuate compere; inoltre, nel caso in cui, a causa di un imprevisto, non è possibile recarsi a fare shopping, la persona può arrivare a sperimentare un forte stato d’ansia e nervosismo
  7.  La compulsione ad acquistare provoca un disagio notevole nella vita della persona a livello economico, psicologico e familiare

Se internet ci mette lo zampino

Con l’avvento delle nuove tecnologie, l’uso di internet ha contribuito a creare nuove forme di dipendenza, note come internet addiction. Se già fare acquisti, per una persona che soffre di shopping compulsivo, è fonte di piacere, la possibilità di poterli fare direttamente da casa, in virtù dei vantaggi che un gesto di questo tipo comporta, rischia di ingabbiare, sempre di più, la persona all’interno della sua dipendenza, arrivando, perfino a sviluppare quello che viene definito shopping compulsivo on line.

Internet, infatti, permette al soggetto, di cedere alla propria “passione” senza essere visto dagli altri; attraverso accurate ricerche, inoltre, è possibile accedere ad una vasta gamma di prodotti, provenienti da diverse parti del mondo e senza l’utilizzo del denaro contante. Tutte queste caratteristiche, insieme all’intensa sensazione di piacere derivante dall’atto in sè dell’acquisto, portano la persona ad ammettere con notevole difficoltà, il fatto di avere un problema. In genere, i compratori compulsivi, chiedono aiuto, sotto pressione dei familiari, dopo avere creato pesanti conseguenze a livello economico, lavorativo ecc..

Consigli per gestire la mania per gli acquisti

  1. Partendo dal presupposto che più ci si vieta una cosa, più questa diventa desiderabile, è preferibile evitare di imporsi di cedere alla tentazione di fare acquisti, poiché, il divieto prepara il terreno ad una totale perdita di controllo.
  2. Sulla base di questa premessa, potrebbe essere utile, per esempio, decidere di spendereesclusivamente un determinato budget, oltre il quale non sforare.
  3. Nel caso in cui ci si senta in preda alla voglia di acquistare, potrebbe essere utile, anziché imporsi di non cedere all’impulso, scegliere di posticipare l’acquisto a un’ora dopo la comparsa del desiderio stesso.
  4. Seguendo la logica della prescrizione del sintomo, utilizzata dall’approccio strategico breve, viene suggerito “o astenersi dal comprare o, nel caso in cui si decida di cedere alla tentazione, acquistare almeno 5 oggetti uguali.”
  5. Monitora, mentre stai facendo i tuoi acquisti, con una sorta di “diario delle spese”, tutto ciò che compri, segnando anche il nome del negozio, il prezzo, la quantità, il colore dell’oggetto acquistato ecc…
  6. Nel caso in cui, la compulsione all’acquisto, provoca un disagio notevole nella vita della persona, è consigliabile rivolgersi ad un psicologo o psicoterapeuta, per intraprendere un trattamento finalizzato al superamento della dipendenza.

Dott.ssa Simona Lauri, Psicologa Milano

Bibliografia

  • Caretti V., La Barbera D., Le dipendenze patologiche. Clinica e psicopatologia, Raffaello Cortina, 2005
  • Nardone G., Perversioni in rete. La psicopatologia di internet e il loro trattamento, Ponte alle Grazie, 2002

 

 

 

 

 

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Simona Lauri

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    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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