Uso e abuso di internet: quali conseguenze sociali?

Uso e abuso di internet: quali conseguenze sociali?

Abuso di internet

Abuso di internetUso e abuso di internet: quali conseguenze sociali?

Uso e abuso di internet, al giorno d’oggi, sicuramente, è sempre più difficile stabilire un confine netto tra le due modalità di utilizzo. Negli ultimi decenni, infatti, abbiamo assistito ad una crescita considerevole dell’uso e dell’abuso di internet e soprattutto dei social network (Facebook, Instagram, Twitter, Youtube ecc…) che hanno radicalmente cambiato il nostro modo di vivere e di creare relazioni. Ad oggi, però, accanto all’uso equilibrato e funzionale che possiamo fare di questo potente mezzo, assistiamo ad un abuso di internet. Nel presente articolo si cercherà di riflettere sulle possibili conseguenze sociali che può provocare un eccessivo utilizzo, in particolar, modo da parte delle nuove generazioni.

Uso e abuso di internet: siamo tutti schiavi dei social?

Internet è un forte strumento di divulgazione di informazioni ed è innegabile l’importanza del suo utilizzo. Sarebbe ormai impensabile lavorare o passare del tempo libero senza che si accenda, anche per qualche minuto, il proprio smartphone. I nuovi mezzi di comunicazione ci hanno sicuramente reso più facile la vita: non sappiamo il significato di una parola e la cerchiamo su internet, dobbiamo fare una ricerca e abbiamo buttato nel cestino le vecchie enciclopedie cartacee tanto c’è Wikipedia che ci aiuta, ma cosa più grave è che quando incontriamo o conosciamo per la prima volta una persona chiediamo “sei su Facebook?” e ci meravigliamo se la risposta è “No!”.

I social abbracciano una gran fetta di popolazione. Non a caso, possiamo parlare di uso e abuso di internet, all’interno di una fascia molto vasta, dai più piccoli che come regalo di compleanno si fanno acquistare uno smartphone da genitori o parenti, alla gente più anziana che un po’ per solitudine un po’ per sentirsi più giovani, creano il proprio profilo su Facebook. Come tutte le dipendenze, anche per l’uso e l’abuso spropositato di internet,  il problema nasce dall’uso eccessivo che se ne fa di uno strumento (esattamente paragonabile all’uso di una sostanza):  è dal tempo e dall’importanza che affidiamo allo strumento  che nasce la patologia.

Uso e dell’abuso di internet: quali influenze sul nostro umore?

I social inoltre hanno una grande capacità di influire sul nostro umore. Immaginiamo di trovarci nella nostra stanza, è una giornata un po’ noiosa e di quelle in cui ci siamo svegliati tristi e pessimisti. Accediamo a Facebook ed ecco le foto dei nostri “amici virtuali” che si riprendono mentre sono felici e sorridenti in un bar in spiaggia a sorseggiare un cocktail in allegra compagnia con gli “amici reali”. Alziamo gli occhi e noi siamo sempre chiusi nella nostra triste stanza. Qual è l’emozione che vi assale? Immaginate che questa stessa immagine può essere vista da una persona sola e depressa, che non riesce a vedere momenti di gioia e speranza nella propria vita. Ecco questo è l’effetto che i social hanno su di noi! Sui social ogni emozione è amplificata.

Internet, emozioni ed uso sano ed equilibrato

Se osservate bene non ci sono emozioni “neutre” , se così possiamo definirle e sempre se le emozioni neutre esistono, è come se si passasse dalla felicità estrema alla solitudine più assoluta con tutti questi post e immagini che  appena li leggiamo mettono malinconia anche a noi, e siccome niente deve intaccare il nostro umore passiamo subito avanti.

C’è ovviamente chi riesce a districarsi perfettamente e ad essere fuori dal circolo vizioso dell’uso e dell’abuso di internet. Ne fa un uso corretto valutando ciò che vede e legge, attribuendogli il giusto peso e l’importanza che si merita.

Ma c’è anche una gran parte di popolazione (e non solo tra i più giovani) che in modo compulsivo non fa altro che fare su e giù nella Home più conosciuta al mondo, scrutando le vite dei suoi amici virtuali e continuando a paragonare la propria vita a quella (meravigliosa) degli altri.

Uso e abuso di internet: nuove patologie

Gli studi di psicologi e psicoterapeuti si sono sempre più affollati negli ultimi anni di pazienti con nuove psicopatologie, e quindi ci si è dovuti attrezzare per questo cambiamento sociale non facile in quanto è stato velocissimo e potente. Ormai molti psicologi lamentano il fatto che molti pazienti arrivano da loro dopo un primo contatto su Facebook, e se pensiamo al nostro vecchio caro Freud che faceva accomodare comodamente i propri pazienti su un lettino, ci rendiamo conto di quanta strada abbiamo fatto. Uno dei problemi, a mio avviso più imponenti, che l’uso e l’abuso di internet, innesca è la paura del contatto fisico e reale che i social stanno sviluppando. Ci sono pazienti che preferiscono mantenere una relazione on line con il proprio psicoterapeuta, coppie di fidanzati che non si sono mai conosciute, ma che dicono di amarsi.

Forse anche il nostro cervello si sta modificando in fatto di relazioni. Siamo spontanei, interessanti e divertenti dietro lo schermo, ma teniamo gli occhi bassi e ci vergogniamo se dobbiamo parlare con piccoli gruppi di persone fisicamente reali.

Uso e abuso di internet: effetto domino

L’uso e abuso di internet ha inoltre dato la possibilità alla società di allargare il ventaglio delle proprie dipendenze. Pensiamo a quanto sia facile accedere ai siti porno, e purtroppo anche di pedofilia, alla facilità di inserire il numero della nostra carta di credito e giocare on line ai più svariati giochi che ci offre il Cyber spazio. Sta quindi diventando un fenomeno davvero preoccupante tra la comunità scientifica.

Uso e abuso di internet: quanti amici!

I social hanno inoltre il grande potere di farci illudere di avere molti amici. Non è difficile trovare persone con 1.000 amici, ma poi quanti li vediamo regolarmente?

L’uso e l’abuso di internet e dei social in particolare, può condurre anche ad una serie di rischi, quali violenza psicologica, pensiamo per esempio al Cyberbullismo, in cui una persona viene presa di mira, inizialmente dal bullo, ma quasi immediatamente da altri, esercitando violenza psicologica sulla vittima che, indifesa di fronte a tale forza, sviluppa comportamenti di solitudine, infatti la persona sentendosi sbagliata inizia a ritirarsi dal mando sociale. Le conseguenze possono anche portare al suicidio della persona. Il fenomeno del bullismo fino a poco tempo fa si riferiva quasi esclusivamente ad atti compiuti all’interno dell’ambito scolastico, oggi il termine Cyber permette di modificarne il contesto e quindi il modo di agire del bullo che non è più fisico ma soprattutto verbale e psicologico. Il bullo inoltre adesso non è più una sola persona ma sono tanti contro la stessa vittima.

Abuso di internet e bullismo: quali rischi?

Per una personalità non ancora formata com’è quella dell’ adolescente diventa difficile tollerare queste offese in quanto ancora non è attrezzato dei giusti strumenti per riformulare e attribuire un senso e significato distaccato alle cose che lo circondano. In Giappone un fenomeno che sembrerebbe avere origine da atti di bullismo è la crescita del numero di giovani Hikikomori, adolescenti che improvvisamente si chiudono nella propria stanza e non hanno più alcun contatto sociale. Rifiutano anche di mangiare insieme ai familiari i quali sono costretti a passargli il cibo dalla porta, cibo che il figlio può anche aver ordinato da internet. Infatti una caratteristica è la chiusura al mondo sociale e l’uso costante ventiquattro ore su ventiquattro di internet e giochi di ruolo, altro fenomeno in aumento nel nostro paese.

Uso e abuso di internet: conseguenze a 360°

Gli effetti dell’uso e dell’abuso eccessivo di internet investono molte sfere della nostre vita, lavorativa (impieghiamo meno tempo a svolgere le nostre attività e i nostri doveri), familiare (si diventa più scontrosi con i familiari che ci fanno accorgere che stiamo esagerando con le ore che trascorriamo su internet) e sociale (impoverimento delle relazioni reali a favore di quelle virtuali, mancanza di interesse per la vita quotidiana e abbandono delle responsabilità). Ci sono anche degli effetti correlati come diminuzione delle capacità di attenzione e conseguentemente della memoria a breve e lungo termine.

La psicologa Kimberly ha citato tra i segnali di allarme sui possibili problemi con l’uso e abuso di Internet:

  • controllare compulsivamente la posta elettronica
  • ripetuta tendenza ad anticipare la successiva connessione alla rete
  • le denunce da parte di terzi per quanto riguarda il tempo impiegato on line
  • denaro speso per la connessione

Uso e abuso di internet: una vera dipendenza

Quindi la dipendenza da Internet può essere considerata una dipendenza specificamente psicologica, al pari della dipendenza da sesso, shopping, lavoro, videogiochi, televisione, ecc …, con caratteristiche comuni con gli altri tipi di dipendenza: perdita di controllo, il ritiro, l’uso eccessivo dello strumento, forte dipendenza psicologica, l’interferenza nella vita quotidiana e perdita di interesse per altre attività.

La Dott.ssa Kimberly S. Young, ha stimato in circa 400.000 il numero di americani affetti da dipendenza da Internet, di una popolazione di circa 20.000.000 di americani collegati. Sarebbero generalmente soggetti giovani, preferibilmente uomini, istruiti e abili nell’uso della tecnologia. Si è ipotizzata l’esistenza di un sottoinsieme di utenti caratterizzati da timidezza, che trova nel cyberspazio la possibilità di liberare l’ansia prodotta da relazioni sociali faccia a faccia, guadagnando fiducia in se stessi, dato il relativo anonimato che Internet offre.

Uso e abuso di internet: due modelli di dipendenza

Lo psicologo John Suler indica l’esistenza di due modelli di base dell’ ipotetica dipendenza da Internet: in primo luogo, coloro che sono molto appassionati e interessati al computer e che utilizzano Internet per scegliere le informazioni, giocare da solo, ottenere nuovi programmi, ecc…ma senza stabilire alcun tipo di contatto interpersonale; dall’altro, i soggetti che frequentano chat, forum e mailing list. Tutti hanno in comune la ricerca di stimoli sociali e bisogni affettivi.

Si potrebbe parlare di un terzo modello per riferirsi a tutti gli individui che utilizzano Internet soprattutto per la ricerca di siti legati al sesso, anche se in questo caso ci si riferisce più ad una dipendenza dal sesso che da Internet.

Uso e abuso di internet: nuove identità

Oggi possiamo parlare di identità senza una specifica forma, che mutano e si modellano sulla base dei contesti in cui vivono e attraverso internet abbiamo l’illusione che questa identità prenda forma, ma in realtà è fragile, priva di consistenza, che crea legami e relazioni estremamente frangibili. Si corre il rischio di vivere in una società dalla quale ci si sente completamente alienati, cambiando il modo di comunicare con l’altro. Una comunicazione in cui le emoticons hanno preso il posto delle parole, sia perché carine da utilizzare ma soprattutto perché veloci e ci permettono di ridurre il nostro tempo in una conversazione.

Fino a poco tempo fa si utilizzavano chat e forum in cui si poteva rimanere anonimi, ed era anzi cercata questa possibilità. Oggi invece assistiamo ad un’esporsi al mondo che risulta a volte disturbante perché eccessiva. Ci si fa continuamente foto e selfie che chiunque può scaricare sul proprio pc e smartphone e pubblicarle tranquillamente in altri siti, creando anche falsi profili mettendoci la “faccia dell’altro”.

In un’epoca in cui predichiamo la libertà siamo in realtà più schiavi e controllati di prima… adesso è il web che sceglie per noi.

Uso e abuso di internet: come aiutare chi soffre di internet addiction?

Come aiutare una persona affetta da IAD (Internet Addiction)

Molte persone avranno conosciuto o conoscono una persona che presenta i comportamenti e le compulsioni che sono state sopra esposte. Di seguito troverete una serie di comportamenti da adottare nei confronti di queste persone:

  • Controllo dello stimolo. Il primo passo da fare è limitare le ore impegnate su internet. Cercate di consigliare e assicurarvi che la persona accenda e spenga internet (o tolga la connessione dal proprio cellulare) durante le ore che insieme avete deciso.
  • Controllare l’accesso al computer. Se la persona in questione è un vostro familiare inserite delle password che lei non conosce sia per l’accesso al pc che per l’accesso al wi fi. Fate in modo di limitare i momenti in cui potrà connettersi.
  • Offrire alternative gratificanti. Per promuovere altri comportamenti gratificanti per il soggetto bisogna conoscere cosa gli piace. Aiutatelo a ricercare l’interesse per le cose, per esempio per degli hobby che ha trascurato a causa della dipendenza e se è possibile svolgete insieme a lui queste attività, almeno inizialmente.
  • Chiedere aiuto ad uno psicologo e/o psicoterapeuta. Ci sono delle situazioni che noi, con i nostri piccoli mezzi, non riusciamo ad affrontare. Proprio per questo se dopo i consigli appena elencati la persona non riesce ad annullare o diminuire il comportamento compulsivo, è meglio affidarsi ad uno specialista del settore.

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Simona Lauri

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    Simona Lauri
    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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