Disturbo borderline di personalità: cosa è?
Il Disturbo borderline (BPD) è un disturbo fortemente invalidante caratterizzato da umore, comportamento e relazioni instabili.
Le persone con disturbo bordeline manifestano:
- Problemi nella regolazione delle emozioni e dei pensieri (propri e altrui)
- Comportamento impulsivo e spericolato
- Rapporti instabili con altre persone.
Le persone borderline, inoltre, possono presentare comorbilità con disturbi quali depressione, disturbi d’ansia, abuso di sostanze, e disturbi del comportamento alimentare, unitamente ad autolesionismo e comportamenti suicidari (che nei casi gravi si trasformano in suicidi veri e propri)
Cause del disturbo borderline
La ricerca sulle possibili cause e sui fattori di rischio per il BPD è ancora molto vaga.
Studi condotti sui gemelli con BPD suggeriscono che la malattia è fortemente ereditaria. Altri studi dimostrano che una persona può ereditare tratti specifici di personalità e temperamentali, in particolare impulsività e aggressività
Anche i fattori sociali o culturali possono aumentare il rischio di disturbo borderline. Per esempio, far parte di una comunità o di cultura in cui i rapporti familiari e le relazioni, in generale, risultano instabili, sembrerebbe aumentare il rischio di sviluppare il disturbo.
Impulsività, scarsa capacità di giudizio nelle scelte di vita e altri comportamenti tipici del BPD possono portare gli individui a esporsi a situazioni altamente rischiose o ad abusare di sostanze stupefacenti e alcol. Gli adulti con disturbo borderline di personalità, inoltre, hanno maggiori possibilità di essere vittime di violenza, compresi stupri e altri reati.
Segni e sintomi
Secondo il DSM 5 per fare diagnosi di disturbo di personalità borderline, devono essere soddisfatti i seguenti criteri:
Compromissioni significative nel funzionamento della personalità, che si manifestano come:
- compromissioni significative del Sé. (A o B):
- Identità: marcatamente povera, poco sviluppata, con un’immagine instabile di sé, spesso associata ad eccessiva autocritica; sentimenti cronici di vuoto, stati dissociativi sotto stress.
- Auto-direzionalità: instabilità negli obiettivi e difficoltà a formulare e mantenere aspirazioni, valori, piani di carriera.
- compromissioni nel funzionamento interpersonale (A o B):
- Empatia: compromissione della capacità di riconoscere i sentimenti e i bisogni degli altri associati alla tendenza a sentirsi facilmente offesi o insultati senza avere idea di motivi alternativi che spiegherebbero il comportamento degli altri.
- Intimità: rapporti stretti e intensi, instabili e conflittuali. Il tema centrale è il timore dell’abbandono, associato all’idea che degli altri non ci si possa fidare e prima o poi verranno maltrattati, trascurati o abbandonati. I rapporti stretti sono spesso vissuti in condizioni estreme di idealizzazione e svalutazione continua ed alternata.
- patologiche caratteristiche di personalità nei settori seguenti:
- affettività negativa, caratterizzata da:
- Labilità emotiva: esperienze emotive instabili e frequenti cambiamenti di umore, emozioni che possono essere molto intense, e/o sproporzionate agli eventi e circostanze.
- Ansia: intense sensazioni di nervosismo, tensione o panico, spesso in reazione alle sollecitazioni interpersonali; preoccupazioni relative agli effetti negativi delle passate esperienze spiacevoli e paura per le future esperienze negative; sensazione di paura, apprensione, o sentirsi minacciati da incertezza; timori di disgregazione o perdita del controllo.
- Insicurezza/Separazione: timori di rifiuto e / o separazione da parte di altre persone significative, associata a preoccupazione per la propria dipendenza che sentono come eccessiva e temono di perdere completamente l’autonomia.
- Depressione: frequenti sentimenti di essere giù, infelice, senza speranza. I pazienti borderline faticano ad uscire dagli stati d’animo negativi; sono pessimisti sul futuro, preda di vergogna pervasiva, senso di inferiorità, pensieri di suicidio e comportamento suicidario.
- Disinibizione, caratterizzata da:
- Impulsività: agiscono sotto l’impulso del momento in risposta a stimoli immediati, senza un piano e non tenendo conto dei risultati; difficoltà a stabilire una gerarchia di priorità e comportamento autolesionista sotto stress emotivo.
- Assunzione di rischi: coinvolgimento in attività pericolose, rischiose e potenzialmente dannose, senza preoccupazioni per le conseguenze, per i propri limiti e negazione dell’esistenza del pericolo personale.
- Antagonismo, caratterizzato da:
- Ostilità: persistenti sentimenti di rabbia, o irritabilità in risposta alle offese e insulti.
- affettività negativa, caratterizzata da:
Suicidio e autolesionismo
A differenza dei tentativi di suicidio, i comportamenti autolesionistici (tagli, bruciature, colpirsi, tirarsi i capelli ecc…) invece, non derivano, la maggior parte delle volte, da un reale desiderio di morire. Tuttavia, alcuni comportamenti autolesionistici possono comunque mettere in pericolo di vita della persona stessa.: Le persone con disturbo borderline possono utilizzare tali comportamenti per regolare le proprie emozioni, per punirsi o per esprimere il dolore e, pertanto, non sempre, vedono questi comportamenti come dannosi.
Trattamento
Il disturbo borderline di personalità, spesso viene definito, dai professionisti della salute mentale, come uno dei disturbi più complessi da trattare. Tuttavia, una recente ricerca dimostra che le persone borderline possono essere trattate efficacemente e che, attraverso un intervento psicoterapeutico mirato che procede per piccoli obiettivi, può contribuire ad miglioramento o, comunque, può aiutare a trovare un minimo di equilibrio, utile per la persona stessa e per i familiari, i quali, vengono costantemente “messi a dura prova”.
Fonte
dsm 5
- La rabbia: come le emozioni non espresse avvelenano il corpo - 7 Novembre 2024
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