Ci avviciniamo sempre di più ai mesi estivi e la fatidica prova costume è alle porte. In tanti desiderano rimettersi in forma e di conseguenza, numerosi sono i tentativi di intraprendere una dieta dimagrante veloce. In un precedente articolo ho passato in rassegna i 7 motivi per cui le diete falliscono, individuati dal professore Giorgio Nardone, presso il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo.
“Se vuoi imparare a raddrizzare qualcosa, prima studia tutti i modi possibili per storcerla”
Recita così un vecchio stratagemma cinese, il quale, offre il vantaggio di potere individuare tutte quelle modalità comportamentali (e non solo) che una volta attuate, non fanno altro che peggiorare un problema o una situazione difficile da gestire. Pertanto, una volta presa consapevolezza degli errori commessi è possibile trovare con maggiore facilità le strategie funzionali alla risoluzione dei problemi di vita quotidiana.
A partire da tali premesse e attraverso le ricerche condotte presso il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo, il professore Giorgio Nardone, ha messo a punto, la cosiddetta dieta paradossale che si basa su una logica non ordinaria e che permette di raggiungere un obiettivo di notevole importanza: la gestione equilibrata del piacere derivante dal cibo.
L’errore che accomuna gran parte delle diete, infatti, risiede in un eccessivo tentativo di controllo del cibo ed proprio questo meccanismo mentale che conduce, in maniera spontanea, alla stessa perdita del controllo. Tanto più ci si vieta qualcosa, tanto maggiore sarà il desiderio di trasgredire, per cui è molto più probabile che la persona che si è imposta di non cedere alle tentazioni del cibo, si ritrovi a trasgredire in maniera incontrollata e smisurata. Una regola fondamentale della dieta paradossale, pertanto, è quella del concedersi solo e soltanto ciò che più piace ma esclusivamente nel corso dei tre pasti principali: colazione, pranzo e cena. Attraverso questa prescrizione dal carattere ambivalente, viene fornita la possibilità, alla persona, di scegliere e selezionare i cibi sulla base del desiderio, con l’unico vincolo di mettere in atto questa modalità, nel corso dei tre pasti quotidiani.
La dieta paradossale si basa su tutta una serie di principi ed un corollario di suggerimenti da affiancare alla prescrizione principale del “mangiare solo e soltanto ciò che più piace durante i tre pasti”.
Accanto alle prescrizioni connesse alla gestione dell’alimentazione, la dieta paradossale, affianca e mette in risalto altri aspetti ritenuti importanti, quali per esempio, la cura di sé, anche attraverso l’attività fisica. Come nella scelta dei cibi, anche nella scelta dell’attività motoria, il principio che deve guidare la persona è quello connesso alla piacevolezza che si ricava dallo svolgimento in sé dell’attività. Un principio, quest’ultimo, che sollecita in maniera spontanea, il raggiungimento di un obiettivo importante: mantenersi in forma con piacere.
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