Distrazione nello sport: sei consigli gestire i fattori di distrazione nello sport
Iniziare una gara sportiva o anche semplicemente una sessione di studio, con un elevato livello di concentrazione e ancora, riuscire a mantenerla nel corso dell’attività stessa, aumenta le possibilità di incrementare il successo della perfomance. Saper riconocere ciò che conduce alla distrazione nello sport e gestire i fattori di distrazione che contribuiscono ad un calo o una perdita totale della concentrazione, è un passo fondamentale per l’atleta o la squadra, ma come fare?
Distrazione nello sport: fattori di distrazione interni ed esterni
Tra gli innumerevoli elementi che esercitano una notevole influenza sui livelli di concentrazione di un atleta, possiamo distinguere:
Fattori interni:
- attenzione esclusivamente focalizzata verso un solo avversario o alla posizione dei compagni;
- pensare eccessivamente alle azioni da eseguire;
- costante autocontrollo di tutti i movimenti (proprio e altrui);
- pensieri e credenze negative (“sto perdendo, non potrò mai recuperare”);
- preoccupazione su gesti e azioni passate errate; sensazioni di fatica, dolore fisico o ansia eccessiva.
Fattori esterni:
- presenza di squadre o avversari temuti;
- rumori, suoni e cori del pubblico;
- impervie condizioni atmosferiche;
- particolari condizioni dell’ambiente nel quale si svolge la gara;
- allenatore nervoso; arbitro ostile ecc…
Distrazione nello sport: 6 Consigli per gestirla
- Se li conosci…li sconfiggi! Quali sono i fattori che più sono in grado di distrarti? Prova a stilare un elenco di tutti gli elementi che sono in grado di deconcentrarti, prima e nel corso di una gara. Una buona conoscenza di questi fattori, infatti, rappresenta un primo passo fondamentale per incrementare le proprie prestazioni sportive (e non solo). (Leggi come migliorare la prestazione sportiva con la visualizzazione guidata)
- Una volta individuati i fattori di distrazione provate, a distinguerli ulteriormente, suddividendoli in fattori che dipendono più dalla vostra “percezione” (per esempio la presenza di un avversario temuto) e fattori legati più alle condizioni fisico-atmosferiche.
Flessibilità, come se…riposo!
- Flessibilità, ridimensionamento e simulazione. Comincia ad avvalerti di un pensiero flessibile, tenendo presente che, in particolar modo nei momenti di maggiore difficoltà, la situazione e il risultato, possono cambiare in qualunque momento. Ridimensiona alcuni fattori: per esempio, se temi un avversario “noto” per le sue peculiari doti, comincia ad usare tutte le informazioni sull’avversario (comprese le sue abilità) per conoscerlo e poterlo affrontare al meglio e parallelamente, focalizzati sui tuoi punti di forza e le caratteristiche che ti contraddistinguono dall’avversario. Allenati e simula tutte le condizioni che potrebbero crearti fastidio: temperature alte o basse; presenza di particolari rumori o suoni ecc…
- Comportati “come se”…poco prima e nel corso della gara, prova ad entrare all’interno di una prospettiva mentale ben precisa, ovvero, inizia a comportarti “come se” fossi un’atleta concentrato e in grado di eseguire gesti precisi e perfetti. Secondo la “profezia che si autoavvera”, fare propria una determinata credenza (“sono concentrato e ogni mio gesto sarà perfetto”), porta, anche senza volerlo, alla realizzazione del risultato che si intende raggiungere, in questo caso, fare una bella perfomance o vincere la gara.
- Qualora, tra i vostri fattori di distrazione includiate, incomprensioni con l’allenatore o con i compagni di squadra, provate a parlarne e discutere per trovare un punto di accordo.
- Concediti riposo e piccoli piaceri quotidiani. Per arrivare concentrato al momento della gara, è preferibile alternare agli allenamenti, anche momenti di riposo nel corso dei quali inserire attività extra-sportive che siano piacevoli e che consentano di “staccare la spina”.
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